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Famiglia Cristiana: impronte ai bimbi rom? Proposta razzista

Il Settimanale cattolico si schiera contro il piano di Maroni: "Indecente". Le reazioni

Roma, 1 luglio 2008 – Un attacco duro, senza appello, quello di Famiglia Cristiana, che boccia senza mezzi termini l’idea del ministro dell’Interno Roberto Maroni di prendere le impronte ai bambini rom.

"Prima però le impronte dei parlamentari e dei figli" titola il settimanale dei paolini, in un’ anticipazione del prossimo numero in edicola mercoledì prossimo, in cui denuncia il "silenzio assordante contro l’indecente proposta di Maroni". E ancora, l’accusa del settimanale è che non c’é altrettanta "ostinazione nel combattere la criminalità vera". "Avremmo dato credito al ministro – prosegue la rivista – se, assieme alla schedatura, avesse detto come portare i bimbi rom a scuola, togliendoli dagli spazi condivisi coi topi. Che aiuti ha previsto? Nulla".

E Berlusconi "permetterebbe che agenti di polizia prendessero le impronte dei suoi figli o dei suoi nipotini? Oggi – argomenta Famiglia cristiana – con le impronte digitali, uno Stato di polizia mostra il volto più feroce ai piccoli rom, che pur sono cittadini italiani. Perché non c’é la stessa ostinazione nel combattere la criminalità vera in vaste aree del Paese?". Anche la proposta di togliere la patria potestà ai genitori rom non piace e viene considerata "una forzatura del diritto: nessun Tribunale dei minori la toglierà solo per la povertà e le difficili condizioni di vita".

Un forte attacco arriva da Famiglia cristiana ai ministri cattolici del Governo del Cavaliere che, alla prima prova, "escono bocciati, senza appello. Per loro la dignità dell’uomo vale zero. Nessuno che abbia alzato il dito a contrastare Maroni e l’indecente proposta razzista di prendere le impronte digitali ai bambini rom".

Le affermazioni di Famiglia Cristiana hanno scatenato una ridda di polemiche.

"Con l’editoriale sulla proposta Maroni di prendere le impronte ai minori nomadi,  ‘Famiglia Cristiana’ si iscrive a pieno titolo nel gruppo dei critici ‘a prescindere’ del Governo Berlusconi" osserva Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno, mentre il ministro degli Esteri, Franco Frattini, sottolinea che i prefetti devono eseguire l’ordinanza. Per Alessandra Mussolini (Pdl), presidente della commissione parlamentare Infanzia (oggetto delle critiche, in un passaggio, del settimanale) "l’articolo di Famiglia Cristiana è un misto di confusione e intolleranza". Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini si dice favorevole alla misura "se potrà facilitare la frequenza scolastica da parte di questi minori".

Sul lato opposto Giorgio Tonini, Pd: "Le parole ferme e puntuali di Famiglia cristiana, a cui va il mio totale apprezzamento, denunciano in maniera autorevole il carattere inquietante del provvedimento di schedatura delle impronte dei bambini Rom voluto dal ministro Maroni". Paolo Ferrero (Prc) lancia l’idea della disobbedienza civile contro la proposta Maroni. "Non solo non capiamo come questa schedatura possa portare risultati positivi, ma il rischio è quello di criminalizzare le vittime che sono i bambini stessi" attacca il presidente di Unicef Italia, Vincenzo Spadafora. E infine il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ironizza: "la prossima direttiva del ministro Maroni sarà quella di tagliare ai bambini Rom la prima falange del dito mignolo della mano destra o della mano sinistra o ancora meglio un pezzetto del lobo dell’orecchio destro o di quello sinistro in modo che siano immediatamente riconosciuti".

Intanto il presidente della Croce Rossa Italiana, Maurizio Barra, ha reso noto che il censimento nei campo nomadi di Roma partirà il 10 luglio e sarà ultimato il 15 ottobre. La Croce Rossa Italiana opererà comunque "con un’intenzione positiva e umanitaria" ha ribadito Barra, per il quale sul tema c’é un’attenzione "un po’ strumentale" e, comunque, si tratta di "scelte delle autorità di governo, che la Croce Rossa Italiana, come ente ausiliario, deve solo applicare, nel rispetto dei diritti dell’uomo e in una prospettiva umana".

 

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