"Semmai interveniamo con miglioramenti sui meccanismi della Bossi-Fini di selezione" Roma, 4 giugno 2008 – "Il problema c’è, ma non si risolve con mega sanatorie".
Così il ministro dell’Interno Roberto Maroni ieri sera durante la trasmissione Ballarò in merito alla questione delle tante badanti e colf che, se dovesse entrare in vigore la norma sul reato di immigrazione clandestina verrebbero a trovarsi in una condizione di illegalità e perseguibilità penale.
"Il problema c’è – riconosce Maroni – ma non è che non vogliamo risolverlo con una sanatoria perchè siamo crudeli, ma perchè non si può negare il principio di legalità: se si parla di regolarizzare le badanti, allora perchè non farlo anche con i muratori e gli operai?". Semmai, "interveniamo con miglioramenti sui meccanismi della Bossi-Fini di selezione" degli immigrati che entrano con un contratto di lavoro.
E poi, "io la risposta l’ho trovata assumendo regolarmente la mia badante. Non credo di essere una mosca bianca".
Intanto, sulla questione del reato di immigrazione è intervenuto Niccolò Ghedini (Pdl), autore della bozza del pacchetto sicurezza, in un’intervista al Giornale. "C’é solo un equivoco, un fraintendimento. E’ evidente che il premier si riferiva alle badanti". "Nessuno vuole arrestare le badanti – precisa -, ma per i clandestini la linea è tracciata. Il disegno di legge è lo strumento adottato dal governo, mi pare difficile che Berlusconi voglia smentire se stesso. Il Parlamento è sovrano, deciderà come meglio riterrà. La Lega non deve temere – insiste -: Berlusconi si riferiva alle badanti".
Nel frattempo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha spiegato questa mattina ad "Omnibus" che "Nel giro di poche ore ci sarà un chiarimento con la Lega". "Si e’ aperto un problema – ha aggiunto Sacconi – ma rimane ferma la volonta’ di un rigoroso contrasto alla criminalita’, distinguendo da chi invece vuole integrarsi nella società".
s.c.