Questa la decisione dei ministri dell’Interno, Roberto Maroni e della Difesa, Ignazio La Russa, che si sono visti oggi al Viminale. ROMA, 27 maggio 2008 – Caserme dismesse dal ministero della Difesa diventeranno sedi dei nuovi Centri di identificazione ed espulsione (Cei) che prenderanno il posto degli attuali Cpt.
Questa le decisione dei ministri dell’Interno, Roberto Maroni e della Difesa, Ignazio La Russa, che si sono visti oggi al Viminale. Nel corso dell’incontro, fa sapere il Viminale, è emersa "piena convergenza" sulle recenti misure legislative per la sicurezza contenute nel pacchetto sicurezza e sulla necessità di individuare nuovi Centri di identificazione ed espulsione.
E’ il disegno di legge approvato nello scorso Consiglio dei ministri a rendere necessaria l’apertura di nuovi Centri in cui trattenere gli immigrati irregolari in attesa dell’espulsione. Il provvedimento stabilisce infatti che il tempo di permanenza in queste strutture si allunghi dagli attuali 60 giorni a 18 mesi. Ciò – insieme all’introduzione del reato di immigrazione clandestina prevista dallo stesso ddl – comporta l’esigenza di nuovi Centri.
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha indicato in 10 il numero delle nuove strutture da aprire. L’obiettivo, ha spiegato, è averne una per regione pronte nel giro di due mesi, quando il ddl del pacchetto sicurezza sarà probabilmente approvato dal Parlamento. Attualmente sono 10 i Cpt operativi: Bari-Palese (196 posti), Bologna (95), Caltanissetta (96), Lamezia Terme (75), Gradisca d’Isonzo (136), Milano (112), Modena (60), Roma (300), Torino (92), Trapani (57).
Per i nuovi si pescherà tra le caserme dismesse della Difesa, che potrebbero essere allestite rapidamente, secondo quanto assicurato oggi dal ministro Ignazio La Russa a Maroni. E sarà il gruppo misto Interno-Difesa istituito oggi a visitare le strutture e valutare quali sono idonee ad ospitare i Centri di identificazione e espulsione (Cei).