Roma, 8 maggio 2020 – Si lavora sull’ipotesi di una proroga di tre mesi del permesso di soggiorno per i braccianti cui è scaduto il contratto come lavoratori stagionali. Questo al momento – si apprende – il punto di caduta delle lunghe trattative sulla regolarizzazione che hanno impegnato i ministri di Politiche agricole, Interno, Lavoro e Sud.
La misura riguarderà il settore agricolo ed anche il lavoro domestico. Gli uffici legislativi dei ministeri stanno limando un testo. Toccherà poi ai capi delegazione nel Governo valutare se inserirlo nel decreto maggio che andrà nel cdm di domani.
“Ogni anno lavorano nei campi 1 milione e 100mila persone: quasi 350mila è rappresentata da manodopera stagionale straniera che, a causa delle restrizioni per arginare la diffusione del Covid-19, non potrà prestare la propria opera nei lavori stagionali nelle campagne italiane. Ed è per questa ragione che il governo sta approntando una apposita misura per i lavoratori stagionali. Lo ripetiamo, l’obbiettivo dell’intervento riguarda i lavoratori stagionali e non l’insieme dei cittadini irregolari”. Lo scrive il blog delle Stelle.
C’e’ la “necessità” di “procedere” verso una “regolarizzazione” dei migranti e verso “una emersione di ciò che non è regolarmente presente sul territorio per fini anche di tutela della sicurezza e della sanità”, ha detto il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, nel corso della sua audizione alla Camera nel Comitato parlamentare di controllo su Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. “Parlando di ‘invisibili’, non possiamo gestire ai fini della sicurezza sanitaria ciò che non vediamo”.