Riconoscimento simbolico per i figli degli immigrati, ma devono chiederlo i genitori. “Un piccolo passo, aspettando una riforma basata sullo ius soli”
Roma – 25 luglio 2014 – Figli di immigrati, ma cittadini di Rimini. Sono 269 i minori al quale il comune della Romagna che conferito la cittadinanza onoraria negli ultimi 9 mesi, consegnando loro un attestato e la copia della Costituzione Italiana.
Un’iniziativa simbolica, all'interno della campagna “Rimini sono anch'io”, con cui l’amministrazione vuole “esprimere la propria vicinanza ai bambini che nascono e crescono in Italia e alle loro famiglie, valorizzandone la presenza a Rimini, e contribuire ad arricchire il dibattito politico nazionale sulla vigente legislazione in tema di cittadinanza, auspicando una riforma orientata ai principi dello ius soli”.
Per far diventare bimbi e ragazzi cittadini onorari, serve l’assenso dei genitori. “La scelta di aderire o meno è libera e non imposta, perché ognuno si deve sentire libero di accettare o meno la cittadinanza, seppur simbolica, italiana” spiega l’assessore all’integrazione Gloria Lisi, ricordando che quei bambini sono nati in Italia, frequentano le nostre scuole, parlano spesso solo la nostra lingua e a volte neppure hanno mai visto la terra di origine dei propri genitori.
"Per loro – aggiunge l'assessore – è doveroso pensare a percorsi di piena cittadinanza per dare anche piena attuazione all'art.3 della Costituzione Italiana per cui ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Questo è un piccolo ma importante passo”.