Trieste, 2 luglio 2025 – La polizia tedesca, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste (DDA), ha arrestato due cittadini iracheni ritenuti i vertici di un’articolata rete di immigrazione illegale attiva lungo il confine italo‑sloveno.
L’operazione nasce dalle indagini della IV Zona Polizia di Frontiera di Gorizia, avviate dopo due interventi risalenti al giugno 2024. In quelle circostanze erano stati fermati:
- due cittadini serbi che trasportavano illegalmente sette migranti siriani;
- un cittadino tedesco con a bordo dieci migranti siriani e due cittadini turchi.
Grazie alla collaborazione con le forze di polizia slovene e tedesche, gli investigatori hanno ricostruito la struttura della organizzazione criminale, con base logistica in Germania. Il sodalizio, oltre a curare l’ingresso clandestino dalla Slovenia all’Italia, predisponeva un secondo trasferimento verso territori tedeschi.
Per coprire gli spostamenti, la rete disponeva in Friuli Venezia Giulia di diversi appartamenti e B&B, adibiti a foresterie temporanee per gli autisti incaricati dei viaggi. Ciascun migrante, secondo quanto emerso dagli interrogatori, avrebbe versato somme comprese tra 6 e 8 mila euro per raggiungere la destinazione finale.
Gli arrestati dovranno ora rispondere, davanti all’autorità giudiziaria italiana, dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e associazione per delinquere. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori complici e il completo flusso di denaro generato dal traffico.