Roma, 24 aprile 2025 – Si accende lo scontro politico attorno alla nomina di Stefania Sterpetti come nuova garante dei diritti dei detenuti del Comune di Asti. La dirigente dell’Asl cittadina, eletta martedì 22 aprile dal Consiglio comunale con 14 voti a favore, è finita al centro di una violenta polemica per una serie di post social definiti razzisti e pro-Duce.
A sollevare il caso sono stati i consiglieri comunali di opposizione Vittoria Briccarello (UnitiSiPuò) e Michele Miravalle (PD), che hanno denunciato la presenza di “copiose esternazioni pubbliche” sui social della Sterpetti, tra cui frasi come “visto che non c’è la pena di morte, si tolgano di mezzo da soli”, in riferimento a una persona detenuta in sciopero della fame. Altri contenuti contestati includerebbero insulti a rappresentanti politici, l’autodefinizione di “razzista”, e la condivisione di fake news a sfondo discriminatorio.
Particolarmente criticato anche un post in cui Sterpetti elenca le opere di Mussolini, segno – secondo le opposizioni – di una simpatia revisionista. Non manca la denuncia dell’uso di termini offensivi come “mongolino” e “demente” in commenti pubblici.
La replica della diretta interessata non si è fatta attendere: “Provo profondo dispiacere per il linciaggio mediatico a cui sono stata sottoposta – ha dichiarato Sterpetti –. Alcuni post, estrapolati dal contesto e deformati ad arte, sono stati strumentalizzati a fini politici da una certa parte della sinistra”. La garante ha inoltre difeso il proprio operato come medico, rivendicando oltre trent’anni di servizio nella sanità pubblica e sottolineando di aver sempre agito con serietà, competenza e umanità.
A pesare sul caso è anche l’intervento dell’associazione Antigone, che si occupa della tutela dei diritti nel sistema penitenziario: il suo presidente, Patrizio Gonnella, ha chiesto la revoca della nomina, invitando il sindaco, la giunta e il Consiglio comunale a riconsiderare la scelta.
La candidatura di Sterpetti era stata sostenuta in Consiglio comunale dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Federico Cirone, che l’ha definita “una persona di valore, con carattere, empatia e capacità comunicativa”. Il voto si è svolto a scrutinio segreto: 14 voti a Sterpetti, 12 a Domenico Massano, volontario di Amnesty International e dell’associazione Effatà, attiva nel carcere di Quarto d’Asti, e 2 a Luca Tomatis, assistente sociale sostenuto dal gruppo Giovani Astigiani.
L’intera vicenda solleva interrogativi non solo sulla trasparenza delle nomine pubbliche, ma anche sulla compatibilità tra determinati contenuti online e ruoli di garanzia e tutela dei diritti fondamentali.