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Letta all’Onu: “Più impegno per gli immigrati, sentiamo la loro sofferenza”

Il premier cita Papa Francesco. “Rispettiamo i diritti umani, combattiamo i trafficanti, cooperiamo con Paesi d’origine e di transito”

Roma – 26 settembre 2013 – Bisogna affrontare le migrazioni a livello nazionale e internazionale, puntando sulla cooperazione. E rispettare i diritti dei migranti senza rimanere indifferenti di fronte alla loro sofferenza.

È l’impegno ribadito ieri a New York dal presidente del Consiglio Enrico Letto nel suo intervento davanti all’assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricordando che “centinaia di milioni di persone nel mondo diventano migranti, in un fenomeno che tocca sia i paesi sviluppati che i paesi d’origine”.

“ La posizione geografica – ha ricordato il premier – rende l’Italia un porto di ingresso per migliaia di migranti. A livello nazionale, noi rispettiamo i diritti umani dei migranti e perseguiamo i criminali coinvolti nel traffico di essere umani. Allo stesso tempo noi abbiamo promosso cooperazione internazionale con i paesi d’origine e di transito”.

Letta ha voluto citare il messaggio lanciato da Papa Francesco questa estate, durante la sua visita a Lampedusa. “Lui ha portato un messaggio di supporto per le migliaia di migranti che arrivano lì ogni anno dall’Africa. Dovremmo tutti combattere quella che lui ha chiamato la “globalizzazione dell’indifferenza” e sentire la sofferenza di questi migranti come se fosse la nostra”.

“Riconoscendo che  bisogna fare di più a livello nazionale e internazionale – ha concluso il presidente del Consiglio – confidiamo nel secondo Summit di Alto Livello per il dialogo sulle Migrazione e sullo Sviluppo che si terrà a New York a ottobre”.
 

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