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“Niente muro al Brennero”. Parte #openbrenner, mobilitazione online 

L’appello lanciato da un gruppo di associazioni: “La barriera bloccherà i corridoi umanitari e farà moltiplicare campi profughi improvvisati al confine”

 

Roma – 14 aprile 2016 – “Non permettiamo che si erigano ancora muri dove dovrebbero nascere ponti”. 

È l’appello lanciato online da un gruppo di associazioni contro la costruzione da parte dell’Austria di una barriera al Brennero per bloccare migranti e profughi in arrivo dall’Italia. 

“La barriera al confine non consentirà corridoi umanitari per chi vuole raggiungere la Germania e potrebbe causare il moltiplicarsi di campi profughi improvvisati al confine italiano. Ed è forte il rischio di crisi umanitaria” denunciano ARCI, Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani (UFTDU),  Associazione Diritti e Frontiere (Adif) e Progressi. 

“Chiediamo al cancelliere austriaco Werner Faymann di interrompere subito la realizzazione del muro sul Brennero e di avviare un  dialogo con l’UE per trovare soluzioni politiche” si legge nella petizione, che sta già raccogliendo numerose adesioni. È l’inizio di una mobilitazione che potrebbe portare a una manifestazione sul cantiere della barriera. 

“La nuova barriera austriaca rievoca i momenti piu’ bui della storia europea e richiama tutti quei tentativi fallimentari di blindare i confini, come tra Grecia e Macedonia, Spagna e Marocco, Stati Uniti e Messico”  spiega Vittorio Longhi, direttore di Progressi. “Anziché abbandonarsi all’isteria populista, i governi europei dovrebbero lavorare seriamente alla gestione comune dei flussi migratori e alla protezione dei rifugiati, concentrandosi sulle cause”. 

Vai alla petizione “Niente muro al Brennero”

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