in

Residenza. Si torna in Comune a ogni rinnovo del permesso di soggiorno

Gli immigrati devono presentare periodicamente la “dichiarazione di dimora abituale”. Una scocciatura per loro, un problema per le Anagrafi

 

Roma – 27 agosto 2015 – “Buongiorno, io vivo qui”. Iscriversi all’anagrafe e prendere la residenza è uno dei primi passi degli stranieri in Italia. E magari, considerato che in un certo senso è l’inizio di una nuova vita, viene fatto anche con un certo entusiasmo. 

Decisamente meno entusiasmante è l’obbligo, che vale solo per gli immigrati, di tornare periodicamente in Comune a ripetere “buongiorno, io vivo qui”. Se non lo fanno, rischiano infatti di essere cancellati dalla lista dei residenti, con pessime conseguenze: la continuità della residenza per dieci anni, ad esempio, è requisito essenziale per chiedere la cittadinanza. 

Nessuna novità è arrivata con le modifiche al “Regolamento anagrafico della popolazione residente”, entrate in vigore a metà agosto. 

“Gli stranieri iscritti in anagrafe – conferma il regolamento – hanno l’obbligo di rinnovare all’ufficiale di anagrafe la dichiarazione di dimora abituale nel comune di residenza, entro sessanta giorni dal rinnovo del permesso di soggiorno, corredata dal permesso medesimo e, comunque, non decadono dall’iscrizione nella fase di rinnovo del permesso di soggiorno”. 

Insomma, ogni volta che si rinnova il permesso di soggiorno, bisogna rinnovare anche l’iscrizione all’anagrafe. Dopo la dichiarazione di dimora abituale, spiega ancora il regolamento, “l’ufficiale di anagrafe aggiornerà la scheda anagrafica dello straniero,  dandone comunicazione al Questore”.

Per gli immigrati è una bella scocciatura, ma questa procedura complica la vita anche alle anagrafi, che sono comunque tenute a estrapolare dalle banche dati la situazione dei residenti stranieri e ad avvisarli uno a uno, chiedendo loro di rinnovare l’iscrizione, prima di cancellarli. Ci vogliono tempo, uomini e mezzi, si spendono soldi in raccomandate. 

“È un aggravio, soprattutto nei Comuni con più immigrati” conferma a Stranieriinitalia.it Igor Zirilli della DeA, associazione che riunisce gli operatori dei servizi demografici. “Tra l’altro, dal momento che non si sa mai quanto tempo ci vorrà per rinnovare un permesso, è difficile anche fissare scadenze per ricordare allo straniero di rinnovare la sua dichiarazione di dimora abituale”.

Ai Comuni non rimane che muoversi solo quando ritengono che si è molto oltre il tempo massimo. E gli immigrati? Ricordano da soli di passare all’anagrafe? “Alcuni si, altri se ne dimenticano, altri non sanno nemmeno che hanno quest’obbligo. Per questo è importante informarli  quando fanno la prima iscrizione” sottolinea l’esperto della DeA. 

Un po’ più di semplificazione, non farebbe che bene, a maggior ragione ora che si sta passando dalle anagrafi comunali a un’anagrafe nazionale fortemente informatizzata. “Le Questure – suggerisce Zirilli – potrebbero ad esempio comunicare alle anagrafi se e quando rinnovano un permesso di soggiorno. Sarebbe già un bel passo avanti”. 

Elvio Pasca

Rezidenca. Duhet shkuar në Komunë pas çdo përtëritjeje të lejeqëndrimit (Shqiptariiitalise.com)

每次续居留需要回到市政厅进行居住申明 (Migreat.it)

¿Tengo que ir al «Comune» cada vez que renuevo mi permiso de residencia?

Renewal ng residency kailangan din matapos ang renewal ng permit to stay (Akoaypilipino.eu)

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 4 Media: 1]

Camion pieno di profughi morti abbandonato in autostrada in Austria

Nuova strage, centinaia di morti davanti alle coste della Libia