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Respingimenti. Barroso a Berlusconi: “Rispettare diritti umani”

Intervento del presidente della Commissione Europea. Maroni: "Su ultimi respingimenti Bruxelles non ha chiesto chiarimenti"

Roma – 9 settembre 2009 –  Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso ha chiesto al premier italiano Silvio Berlusconi e a quello maltese Lawrence Gonzi di rispettare i diritti umani nel contrasto dell’immigrazione clandestina.

Lo riferisce il capo della delegazione italiana nel gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, David Sassoli, dopo un’audizione preliminare al voto sulla conferma di Barroso previsto il 16 settembre prossimo a Strasburgo. "Ho parlato con il premier italiano e maltese -ha detto Barroso, secondo quanto riportato dall’europarlamentare- ho chiesto l’applicazione del rispetto dei diritti umani" nella lotta all’immigrazione clandestina.

"Pur nella evidente differenza di posizione politica -ha commentato Sassoli- ho espresso apprezzamento per la presa di posizione di Barroso che coincide con le critiche da noi avanzate nei confronti del governo italiano".

Intanto oggi il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha detto che in  merito agli ultimi respingimenti verso la Libia "dalla Commissione Europea non è arrivata alcuna richiesta di spiegazioni all’Italia".

"A luglio c’è stata una richiesta di informazioni da parte della Commissione alla quale risponderemo nei tempi previsti, entro il 23 settembre. Ma ciò che facciamo è perfettamente in regola e la Commisione lo sa, il resto sono polemiche strumentali" ha spiegato Maroni a margine della IX Conferenza ministeriale su immigrazione illegale, criminalità organizzata, corruzione e terrorismo a Brdo, in Slovenia.

L’accordo con la Libia, ha aggiunto  Maroni, "funziona perfettamente, come dimostrano i numeri: dall’1 maggio al 31 agosto del 2008 erano sbarcate in Italia oltre 15 mila persone partite dalla Libia; nello stesso periodo di quest’anno siamo fermi a 1.400, con un calo del 90%".

"Chi ha a cuore il diritto di asilo – ha concluso il ministro dell’Interno – dovrebbe piuttosto aiutare la Libia per i clandestini che ha sul suo territorio. Io il 21 settembre incontrerò l’altro Commissario Onu per i rifugiati e parlerò anche di questo. Ci sono questioni che i singoli paesi non possono affrontare da soli, devono intervenire anche Europa e Onu".

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