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Sanatoria con la doppia espulsione. Ok (definitivo) al riesame delle domande

Una nuova circolare del Viminale sblocca la situazione. Ma per le pratiche già archiviate dovranno muoversi i datori di lavoro

Roma – 24 giugno 2011 – Buone notizie, ma potevano essere migliori, per oltre ventimila lavoratori stranieri sospesi tra clandestinità e regolarità. Sono colf e badanti che hanno partecipato alla sanatoria del 2009, ma le loro domande sono state bocciate o bloccate a causa di una macchia nel loro passato. Erano stati espulsi, poi sorpresi ancora in Italia, quindi arrestati, condannati ed espulsi di nuovo.

 

Dopo una lunghissima controversia giudiziaria, il 10 maggio scorso il Consiglio di Stato  aveva riconosciuto anche in questi casi il diritto alla regolarizzazione. Due settimane dopo,  il ministero dell’Interno aveva ordinato agli Sportelli Unici per l’Immigrazione di adeguarsi,  ma dopo appena due giorni aveva fatto marcia indietro, sospendendo ancora la regolarizzazione di questi lavoratori e assicurando che avrebbe fornito, a breve, ulteriori chiarimenti.

Ora, finalmente, la situazione si è sbloccata. Con una nuova circolare, ieri il Viminale ha ordinato alla prefetture di riesaminare d’ufficio le domande di quei lavoratori, ma solo se la bocciatura non è stata ancora notificata, se è stata notificata da meno di 120 giorni, oppure se c’è un ricorso pendente. Se non ci sono altri ostacoli oltre alla doppia espulsione, arriverà il via libera alla regolarizzazione.

Per quanto riguarda le pratiche già chiuse, invece, gli Sportello Unici faranno finta di niente. Secondo il Ministero, l’archiviazione deve ritenersi “valida” e “pienamente efficace”. Quelle domande verranno riesaminate, per un’eventuale regolarizzazione, solo se lo chiederanno espressamente i datore di lavoro, “unici soggetti – specifica la circolare – legittimati alla presentazione della richiesta”.

È proprio questa l’unica differenza rispetto alla circolare di maggio che era stata bloccata, secondo la quale per la riapertura della pratica potevano attivarsi direttamente i lavoratori stranieri. Con le nuove istruzioni agli Sportelli Unici, verranno tagliate fuori molte colf e badanti: quanti datori di lavoro, a oltre due anni di distanza dalla presentazione della domanda di regolarizzazione, sono ancora davvero interessati a mandarla in porto?

Elvio Pasca

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