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Il bar è razzista. “Niente caffè ai nordafricani”

Ad Abano Terme il gestore del centro ricreativo comunale non serve più immigrati dopo che due maghrebini hanno scatenato una rissa nel locale. Multato e denunciato per razzismo, ma il sindaco lo difende: “Nessuna discriminazione”

 

Roma – 10 aprile 2012  – “Non si servono gli immigrati”. Il “caffè razzista” è un classico del bestiario xenofobo italiano.

L’ultima volta è stato avvistato ad Abano Terme, in provincia di Padova, il giorno di Pasqua. Hamid Billouche, quarantasettenne italiano di origine marocchina, entra nel Centro ricreativo comunale di via Donati e chiede da un caffè. Niente da fare: la barista gli spiega che per ordine del gestore Lorenzo Pistore non si servono più clienti nordafricani. Una decisone presa dopo che due nordafricani, la sera prima, hanno scatenato una rissa all’interno del locale.

Billouche, che è anche presidente della locale Consulta degli stranieri, conosce Pistore e lo chiama al cellulare. “L’ho sollecitato a ripensarci e a cambiare idea perché così facendo commetteva un grave gesto di razzismo e si esponeva al rischio di una denuncia. Ho fatto così passare alcune ore, certo che la situazione sarebbe cambiata” ha spiegato a un giornale locale.

Il gestore è però rimasto fermo nella sua posizione, e anche quando Billouche è tornato al bar, nel pomeriggio, non è stato servito. A quel punto ha chiamato i carabinieri, che hanno multato Pistore, e raccolto da una denuncia per razzismo presentata contro di lui dal presidente della Consulta degli stranieri di Abano Terme.

“Ritengo di essere stato vittima di discriminazione razziale e mi ritengo ingiuriato e offeso dal comportamento razzista che signor Lorenzo ha tenuto nei miei confronti e nei confronti di altre persone di origine nordafricana che si sono sentite rifiutare, senza legittimo motivo, la prestazione nonostante non vi fosse dubbio che sarebbe stato corrisposto il prezzo” ha messo nero su bianco Billouche. L’uomo ha anche inviato una segnalazione all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziali e non esclude di rivolgersi al console del Marocco.

Intanto, Pistore incassa la solidarietà del sindaca di Abano Terme, Luca Claudio. Secondo il primo cittadino, già esponente de La Destra, “Lorenzo conosce benissimo tutti i suoi clienti e non farebbe mai discriminazioni. Quello che è importante far capire è che il Crc è destinato a tutti gli aponensi, non si tratta di una specie di centro sociale inteso nel senso stretto della parola e neppure di un punto di ritrovo dove far convergere persone al limite della legalità”.

EP

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