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Bertolini (Pdl): “Permesso a punti rivoluzione culturale”

"Siamo finalmente arrivati ad una inversione di tendenza" Roma, 22 maggio 2010 – "L’approvazione in Consiglio dei Ministri dell’accordo di integrazione per i nuovi immigrati è una vera e propria utile rivoluzione culturale, che cambia radicalmente le politiche del’immigrazione".

Sono le parole di Isabella Bertolini, della direzione nazionale del Pdl.

"Dopo la Bossi-Fini, che aveva già legato il permesso di soggiorno al lavoro – spiega la Bertolini – è stato realizzato un ulteriore passo in avanti. Con questa scelta, intelligente e lungimirante, l’Italia si colloca all’avanguardia nelle politiche dell’immigrazione, qualificando meglio il binomio rigore e integrazione, che e’ da sempre la stella polare del centrodestra. Finalmente anche nel nostro Paese, grazie all’azione dell’Esecutivo Berlusconi, si persegue con determinazione la finalita’ di una immigrazione governata e di qualità".

Secondo Bertolini "d’ora in poi l’immigrato, che entrera’ regolarmente nel nostro Paese, si impegnera’ con lo Stato italiano e quindi con tutti noi a raggiungere precisi standard di integrazione, come quelli della conoscenza della lingua italiana, della cultura civica, ma anche a garantire l’istruzione ai figli minori. Ognuna di queste azioni positive produrra’ un credito. Se non otterra’ nessun credito, dimostrando quindi di non volersi integrare, scattera’ l’espulsione. Se invece otterra’ i crediti necessari, potra’ ottenere la carta di soggiorno. Siamo finalmente arrivati ad una inversione di tendenza, che avra’ effetti positivi per la nostra comunita’ nazionale" – ha concluso la parlamentare.

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