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Bologna, la sentenza della Consulta: “Pene più lievi per i migranti con documenti falsi”

Roma, 11 marzo 2022 – Una sentenza che “apre una breccia” e crea “soddisfazione”: la Corte Costituzionale, per la prima volta, è entrata nel merito della pena detentiva per il “reato di solidarietà”. E così ha definito sproporzionata la punizione da 5 a 15 anni di reclusione per chi aiuta qualcuno a entrare illegalmente nel nostro Paese utilizzando un aereo di linea e documenti falsi. La sentenza è arrivata a Bologna in merito al processo a una donna congolese, arrestata nel 2019 e arrivata in Italia, da Casablanca, insieme alla figlia di 13 anni e alla nipote di 8.

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Bologna, la sentenza della Consulta

Durante il dibattimento, l’avvocato Francesca Cancellaro, insieme all’avvocato Alessandro Gamberini, per difendere la donna ha presentato “un’articolata istanza. Ho sostenuto che una pena così elevata viola i principi di ragionevolezza e proporzionalità previsti dalla Costituzione. E il Tribunale di Bologna ha accolto l’istanza sollevando la questione alla Consulta”. Il reato base per il favoreggiamento, infatti, prevede una pena da 1 a 5 anni. A causa delle aggravanti imputate alla donna, ovvero l’aver utilizzato documenti falsi e l’aver viaggiato in aereo, la punizione prevista dal testo unico sull’immigrazione prevede dai 5 ai 15 anni di reclusione. La Consulta, però, dopo aver analizzato il caso, ha dichiarato una sentenza di tipo diverso. “E’ una soddisfazione per noi. Perché non stiamo parlando di un contesto di criminalità organizzata. Ma di una donna che è venuta qui con la figlia e la nipote e ha chiesto asilo”, ha spiegato Gamberini. 

La Corte Costituzionale, quindi, ha riconosciuto che l’obiettivo della donna era quello di organizzare un viaggio sicuro per sé e per le due bambine. Di garantire a se stessa e a loro un futuro migliore. Per questo la pena minima di 5 anni risulta essere ingiustificatamente alta. “Pertanto, in assenza di altre aggravanti, fatti come quello giudicato dal Tribunale dovranno invece essere puniti con la più contenuta pena da uno a cinque anni”, ha dichiarato in conclusione la Consulta. >> Tutte le notizie di Stranieri in Italia

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