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Bonus cultura da 500 € ai figli degli immigrati, sì del Senato

Approvata la conversione in legge del decreto scuola, che fa rientrare tra i beneficiari anche 24 mila diciottenni stranieri. Protesta la Lega Nord: “Che vengono a fare in Italia?”

 

Roma – 12 maggio 2016 – Giustizia è fatta. Almeno per quanto riguarda il bonus cultura, la card da 500 euro per i diciotteni da spendere in libri, teatri e musei, i figli degli immigrati non saranno discriminati rispetto ai figli degli italiani. 

Stamattina il Senato, con  168 voti favorevoli, 90 contrari ed un’astensione, ha dato il via libera alla conversione in legge del decreto scuola, approvando il maxi emendamento sul quale il Governo aveva posto la fiducia. Ora il testo passa alla Camera dei Deputati, dove sarà presumibilmente approvato senza ulteriori modifiche. 

Il testo, tra le altre cose, amplia la platea dei beneficiari del bonus cultura, che inizialmente, con l’ultima legge di stabilità, il governo aveva ristretto ai cittadini italiani e comunitari. Ora invece i 500 euro andranno a tutti i neo diciottenni regolarmente residenti in Italia e “in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità”. La misura dovrebbe riguardare complessivamente   576.953 diciottenni, di cui 24.305 ragazzi e ragazze extra UE.

“Ritengo particolarmente utile e importante l’estensione del bonus per i diciottenni anche ai ragazzi in possesso di permesso di soggiorno. È una misura di equità, civiltà e di vera inclusione, di piena cittadinanza per tutti i diciottenni” ha spiegato la relatrice Francesca Puglisi (Partito Democratico).

“È un investimento importante nella nostra identità, perché il terrorismo e il fondamentalismo si combattono con una profonda opera di integrazione e di grande investimento in educazione nelle nostre periferie. Sarà infatti con la cultura, la bellezza e l’educazione che potremo davvero costruire davvero un’Europa di pace” ha aggiunto la deputata del Pd. 

La novità non piace, invece, alla Lega Nord. “Ma sì, diamolo a tutti il bonus cultura” ha detto sarcastiscamente il capogruppo Gian Marco Centinaio durante la dichiarazione di voto. 

“Dopo gli 80 euro, elargiti a destra e a sinistra, adesso si è deciso di spendere ben 12 milioni di euro per dare quei famosi 500 euro ai giovani diciottenni anche se sono cittadini extra UE. Quei 12 milioni di euro  – ha suggerito il leghista – potevamo utilizzarli per fare altro: ad esempio per migliorare la didattica per gli studenti, per le lavagne tecnologiche, per le aule, per qualsiasi cosa ma non per chi viene in Italia a fare non si sa che cosa”.

Elvio Pasca

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