Roma, 1 luglio 2025 – Nuovo scontro istituzionale in Italia: la Corte di Cassazione ha espresso forti dubbi sulla costituzionalità del protocollo d’intesa siglato tra Italia e Albania, aprendo un altro fronte di conflitto con il governo Meloni, già messo sotto pressione dalle critiche sul decreto sicurezza.
Secondo la relazione di 40 pagine redatta dall’ufficio del Massimario e del ruolo della Suprema Corte, ci sarebbero “numerose possibili violazioni dei diritti costituzionali”, inclusi il diritto alla salute e il diritto di difesa, oltre a una chiara interferenza con il diritto di asilo. La Corte avverte che il protocollo con l’Albania non fornirebbe garanzie sufficienti per neutralizzare il “dislivello giuridico derivante dalla extraterritorialità“, rischiando così di creare un sistema con garanzie ridotte per i migranti ospitati nei siti albanesi rispetto a quelli presenti sul territorio italiano.
Le osservazioni della Cassazione, che richiamano anche criticità relative al diritto internazionale e a quello dell’Unione Europea, hanno scatenato forti reazioni politiche. Il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, ha ribadito la posizione del governo affermando: “Il governo Meloni andrà avanti”, accusando alcuni organi giurisdizionali di voler ostacolare l’azione del governo. Anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha definito le critiche della Cassazione come ideologiche.
Di segno opposto le reazioni dell’opposizione: Filippo Sensi (PD) definisce “pericolose” le dichiarazioni di Piantedosi, mentre Francesco Boccia, capogruppo del PD al Senato, ricorda che “l’azione della magistratura risponde al dettato costituzionale e non al potere esecutivo”. Dure anche le parole di Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, che accusa il governo di voler “smantellare gli organismi di garanzia costituzionale”, mentre il Movimento Cinque Stelle sottolinea la gravità delle osservazioni raccolte dalla Corte Suprema.
Le polemiche investono anche il tema più ampio delle misure sulla sicurezza, come la proposta del governo di estendere uno scudo legale a forze dell’ordine e personale sanitario, e le procedure di sgombero delle case occupate. Confedilizia, tramite il presidente Giorgio Spaziani Testa, critica aspramente la Cassazione per l’approccio ai disagi causati dagli sgomberi, provocando reazioni indignate della maggioranza. Galeazzo Bignami (FdI) parla apertamente di “toghe rosse”, mentre Maurizio Gasparri (FI) ritiene “incredibili” le obiezioni della Suprema Corte.
L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) richiama tutti al rispetto istituzionale, ricordando il ruolo della Cassazione nel sollevare legittime questioni di tenuta costituzionale sulle norme.