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Cittadinanza. “Basta rinvii, la riforma non può più attendere”

Santerini (PI): “Gli allarmi sulla presunta invasione hanno spinto le’secutivo alla prudenza. Ma questa è una delle proposte di legge prioritarie”

 

Roma – 27 agosto 2015 – “La legge sulla cittadinanza non può più attendere. Ci avevano assicurato che la discussione si sarebbe conclusa entro l’estate, poi entro la fine del 2015. Adesso temiamo un nuovo rinvio”.

A lanciare l’allarme è Milena Santerini, deputata del gruppo Per l’Italia – CD e presidente dell’Alleanza parlamentare contro l’intolleranza e il razzismo al Consiglio d’Europa, nonchè firmataria di una delle proposte per dare la cittadinanza ai figli degli immigrati. 

“Insieme al contrasto alle nuove povertà – dice Santerini –  questa è una delle proposte di legge prioritarie. Purtroppo i partiti che continuano a lanciare allarmi su una presunta invasione da parte dei migranti hanno spinto l’esecutivo alla prudenza”

Secondo il testo unificato adottato dalla commissione affari costituzionali, i bambini nati in Italia da immigrati regolarmente residenti da almeno cinque anni sarebbero automaticamente italiani. Se invece i genitori non hanno quel requisito, o se i bambini nascono altrove ma arrivano qui quando hanno meno di 12 anni, la cittadinanza arriva dopo cinque anni di scuola. 

 “Lo ius soli temperato – fa notare Santerini – va di pari passo con il cosiddetto ius culturae. La scuola deve diventare il luogo dove si acquisiscono gli strumenti per esercitare in modo responsabile la cittadinanza”. 

 

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