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Cittadinanza. Bubbico (Interno): “Su ius soli serve grande responsabilità”

Il viceministro: "Si è esagerato molto nell'assumere una questione che esiste". "Da flussi migratotir arrivano opportunità, le comunità più aperte crescono di più"

Roma – 22 luglio 2013 – ''Lo jus soli e' un problema che va affrontato con grande responsabilità". Llo ha detto sabato a Matera il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, nel corso della tappa conclusiva della ''Carovana dei Migranti''.

"Credo che si sia esagerato molto – ha spiegato il viceministro – nell'assumere una questione che esiste. Non e' lo jus soli che risolve i problemi. Vanno risolti attraverso una cittadinanza che significhi integrazione, l'appartenenza a una comunità".

"Ho avuto la possibilita' di incrociare ragazzi che si sentono italiani, che immaginano il loro futuro di italiani. Ma purtroppo ancora privi della cittadinanza. Vivono questa attesa con una certa ansia e anche con una certa angoscia. Si capisce molto bene che per loro ricevere la cittadinanza italiana significa veder suggellato un percorso di integrazione di inclusione al quale tengono molto''.

''L'Italia – ha aggiunto Bubbico – e' il Paese che ha fatto di piu' non solo per gestire in condizioni di appropriatezza l'accoglienza, e questo e' un fattore distintivo. Ne abbiamo discusso a Vilnius nel consiglio europeo per la giustizia e la sicurezza e questo dato e' emerso con grande evidenza".

''La regolazione dei flussi migratori – ha sottolineato il viceministro dell'Interno – non e' un problema italiano, ma europeo. Non puo' essere affrontato dal Paese di ingresso, ma dall'Europa".

"I flussi migratori – ha concluso Bubbico – alimentano un sistema di opportunita' e le comunita' piu' aperte, inclusive sono quelle che sono cresciute di piu'. Non e' vero che che i nuovi arrivati sottraggono risorse e opportunita' ai residenti, anzi e' proprio la capacita' di accoglienza a generare nuove opportunita' e a liberare nuove energie''.

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