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Colf e badanti, i nuovi i limiti sul pagamento in contanti in vigore dal 1 gennaio 2022

Roma, 10 gennaio 2022 – A partire dal 1 gennaio 2022 cambiano le regole per quanto riguarda il pagamento dello stipendio in busta paga per colf e badanti che hanno un regolare contratto. E’ stato aggiunto, infatti, un limite per le retribuzioni in contanti: vediamo tutti i dettagli.

Pagamenti colf e badanti, cos’è cambiato dal 1 gennaio 2022

Le prime modifiche erano arrivate nel luglio del 2018, quando sono entrate in vigore le disposizioni dell’articolo 1, comma 910, della legge 205/2017 che impongono al datore di lavoro l’obbligo di pagare gli emolumenti con mezzi tacciabili, a prescindere dal tipo di rapporto di lavoro e dalla durata del contratto. L’unica eccezione rimane per il lavoro domestico che, nonostante quella modifica, è possibili pagare tramite contanti. A partire dal 1 gennaio 2022, poi, sono arrivate ulteriori novità in termini di retribuzioni per colf e badanti. E, a differenza degli altri, questi limiti si applicano anche per gli stipendi dei lavoratori domestici.

Se fino all’ultimo giorno del 2021 era concesso corrispondere pagamenti per un totale di 2.000 euro senza rischiare una sanzione, a partire dal 1 gennaio il limite per il pagamento dello stipendio in contanti scende a 1.000 euro. Tra l’altro, in caso di prelievo superiore a 1.000 euro dal proprio conto corrente bancario l’istituto di credito avrà la possibilità di chiedere una giustifica dell’operazione. Se lo si ritenesse necessario, poi, si potrebbe anche inviare una segnalazione all’Unità d’informazione finanziaria. Per chi non rispetta il limite è prevista una sanzione amministrativa che può andare da 3.000 euro fino a 50.000 nei casi più gravi.

In ogni caso, comunque, conviene sempre pagare colf e badanti come mezzi tacciabili, anche perché questo permette di accedere a una serie di agevolazioni fiscali. Per esempio, la deduzione dei contributi versati all’INPS per il collaboratore domestico, per un massimo di 1.549,37€ e solamente per la quota a carico del datore di lavoro. O ancora la detrazione per coloro che si affidano ai servizi di una badante per l’assistenza di persone non autosufficienti. Tale detrazione è pari al 19% del compenso riconosciuto fino a un massimo di 2.100,00€. La detrazione massima, quindi, è di 399,00€ l’anno. Questa spetta solamente a coloro che hanno un reddito non superiore ai 40.000,00€ l’anno.

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