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Decreto Flussi, gli ingressi riservati a lavoratori non comunitari potrebbero dare una svolta al settore del lavoro domestico

Quasi 900 mila colf e badanti, 7 su 10 sono migranti

Roma, 20 luglio 2023 – Come già raccontato più volte sul nostro sito, il Governo ha annunciato una svolta senza precedenti nel campo dell’immigrazione lavorativa, con un piano triennale per l’ingresso di lavoratori extracomunitari in Italia. Questa iniziativa è stata adottata per far fronte alle crescenti richieste del mondo produttivo nei settori dell’agricoltura e del turismo-alberghiero. Il piano prevede l’aggiunta di 40mila posti per lavoratori stagionali, sommati ai 44mila già previsti dal decreto flussi dell’anno precedente, portando il totale dei posti disponibili per il 2022 a 122.705. Ma le novità più significative sono destinate ai prossimi tre anni, con l’ingresso previsto di ben 452mila lavoratori extracomunitari, al fine di soddisfare un fabbisogno di 833mila posti rilevato dal sistema produttivo.

L’urgenza delle nuove assunzioni. Le nuove opportunità lavorative per i lavoratori stagionali saranno gestite mediante lo scorrimento delle domande già presentate dalle aziende durante il click day di marzo. L’obiettivo è quello di garantire un inserimento tempestivo dei lavoratori nel settore agricolo per la raccolta di mele, uva e olive. Tuttavia, si punta a un ulteriore passo avanti dopo l’estate, con l’emanazione del decreto flussi triennale, che permetterà alle aziende di avviare le domande per i lavoratori del 2024 entro la fine dell’anno in corso.

Una svolta per il settore domestico. Un’importante novità del piano triennale riguarda il comparto delle colf, baby sitter e badanti. Dopo un’assenza durata più di un decennio, una quota degli ingressi sarà riservata a lavoratori non comunitari nel settore domestico. Questo è un segnale di grande soddisfazione per Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico. Secondo le stime fornite da Zini, l’Italia necessiterebbe di assumere fino a 23mila lavoratori non comunitari ogni anno per soddisfare le crescenti esigenze familiari di cura e assistenza domestica. Con il piano triennale, che potrebbe coprire un totale “auspicabile” di 70mila posti, le associazioni di settore si augurano che il Governo possa riservare al settore almeno 35mila posti, la metà di questo fabbisogno.

Risposta alle esigenze del mondo produttivo. Il piano triennale per l’ingresso di lavoratori extracomunitari rappresenta un’apertura senza precedenti nel panorama italiano. Il Governo ha risposto in modo concreto alle richieste delle aziende, che necessitano di manodopera qualificata per far fronte alle attività stagionali nel settore agricolo e turistico-alberghiero. Inoltre, l’inclusione delle colf, baby sitter e badanti è un passo importante per affrontare le esigenze familiari di assistenza domestica nel paese.

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