Roma, 29 novembre 2021 – Il nuovo decreto flussi dovrebbe arrivare prima di Natale sul tavolo del consiglio dei ministri.
Come anticipato da Il Messaggero, il nuovo decreto dovrebbe allargare le possibilità legate alle quote di ingresso dedicate ai cittadini stranieri, agli stranieri comunitari ed extra comunitari. Si passerà, quindi, dai 30.850 previsti nello scorso anno a circa 80.000. Un numero quasi triplicato che aprirà le porte del lavoro in Italia a personale qualificato e a chi ne farà richiesta.
Il decreto che dovrebbe essere approvato a breve e sul quale stanno lavorando diversi ministeri, soprattutto Interno e Lavoro, permette l’ingresso regolare sul territorio italiano di cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo, lavoro stagionale a cui segue relativa richiesta di permesso di soggiorno.
Saranno ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale stranieri nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e del turistico-alberghiero, ma anche dell’agrolimentare e del manifatturiero. La cooperazione in materia migratoria dovrebbe riguardare paesi come l’Albania, l’Algeria, il Bangladesh, la Costa D’Avorio, l’Egitto, El Salvador, la Bosnia-Herzegovina, la Corea (Repubblica di Corea), la Tunisia e moltissimi altri ancora. Di recente è stato introdotto anche il Guatemala. Una quota di ingresso sarà riservata a lavoratori non comunitari, residenti all’estero, che hanno partecipato a corsi di formazione professionale e di istruzione nei Paesi di origine.