in

E l’inno alla gioia di Beethoven fermò la manifestazione contro i profughi

L’efficace contro-protesta dei musicisti dell’opera di Mainz. Musica e voci hanno coperto gli slogan di un partito xenofobo

 

 

Mainz (Germania) – 26 novembre 2015 – L’Inno alla gioia, l’inno dell’Europa, quello che canta “gli uomini siano tutti fratelli”,  contro chi invece vorrebbe chiudere le porte dell’Europa a quanti fuggono da guerre e persecuzioni. 

Quando qualche giorno fa nella piazza di Mainz, in Germania, il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) ha convocato una manifestazione “contro il caos dell’asilo politico”, musicisti e cantanti dell’Opera hanno deciso di farsi sentire. Dal terrazzo e dal foyer del teatro, che affaccia su quella stessa piazza, hanno intonato coro e note della nona sinfonia di Ludwig Van Beethoven. 

Una contromanifestazione musicale, che ha riempito la pizza più di quanto non fossero riusciti a fare gli altoparlanti dell’AfD, mettendo la sordina agli slogan xenofobi. Ora il partito ha presentato una denuncia per “violazione del diritto di riunione”, ma dall’Opera rispondono di non essere pentiti e, se mai ci saranno multe da pagare, organizzeranno un altro concerto.

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 4 Media: 1]

Morti tricolore e manifesti funebri. Skinhead contro ius soli e accoglienza

A X Factor arrivano sei giovani rifugiati, “ragazzi straordinari”