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Fassino: “Berlusconi sbaglia, Italia sarà multietnica”

"Ma sui respingimenti applica la legge" ROMA, 10 maggio 2009 – Silvio Berlusconi "sbaglia, e gravemente" quando dice che non vuole un’Italia multietnica.

Lo dice Piero Fassino, esponente del Pd ed ex segretario Ds, in un’intervista al Corriere della sera.

"Prendiamo atto – aggiunge – con onestà che l’Italia, come lo sono già Francia e Germania, diventerà un Paese multietnico, multiculturale, multireligioso. Va respinta questa fobia, che la Lega agita di continuo, per cui ogni immigrato è un pericolo per la sicurezza dei cittadini".

Fassino ribadisce tuttavia che a suo giudizio il rimpatrio dei migranti soccorsi nel Mediterraneo non è una violazione del diritto: "So bene di aver detto una cosa impopolare a sinistra", riconosce, ma "il respingimento alle frontiere è un mezzo previsto dagli accordi internazionali".

Secondo l’ex leader della Quercia, "la lotta alla clandestinità e ai trafficanti è una delle condizioni per poter governare bene l’immigrazione legale". Quanto a quest’ultima, "apre una contraddizione nuova: la parte più povera della popolazione italiana vede gli immigrati regolari come competitori per il mantenimento delle condizioni di vita. Si rischia una guerra tra poveri – spiega – per l’alloggio, il letto in ospedale, il posto nell’asilo nido per i bambini – che va disinescata".

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