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Frattini: “Su reato clandestinità discuta il Parlamento”

Intanto il Governo stima in 600 milioni di euro la cifra per avere i nuovi Centri di identificazione ed espulsione

ROMA, 31 maggio 2008 – Franco Frattini non inquadra "in modo ideologico" la questione del reato di immigrazione clandestina compreso nel pacchetto sicurezza varato dal governo.

"Io sono stato da subito – ricorda il ministro degli Esteri ospite di ‘Telecamere’ – a favore dell’inserimento dell’ipotesi di reato nel disegno di legge proprio perche’ di questo tema e’ bene che il Parlamento discuta".

Intanto il Governo fa sapere che serviranno 600 milioni di euro per avere un Centro di identificazione ed espulsione (Cie, che sostituiranno gli attuali Cpt) a regione. 

Al Senato, anche il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha invocato l’apertura di nuove strutture, spiegando che dall’1 gennaio ad oggi, le forze dell’ordine hanno fermato oltre 10.500 clandestini per i quali sono state avviate le procedure di espulsione. Ma solo 2.400 hanno trovato posto nei Cpt; agli altri 8mila e’ stato semplicemente consegnato un foglio di via.

I 10 nuovi Cie saranno pronti, secondo l’obiettivo fissato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel giro di due mesi, quando il ddl – il Senato iniziera’ l’esame la prossima settimana – dovrebbe essere stato approvato dal Parlamento. Ad ospitare i nuovi Centri saranno 10 caserme dismesse dall’Esercito. Una commissione mista Interno-Difesa ha gia’ iniziato la valutazione delle strutture a disposizione per individuare quelle piu’ idonee ad ospitare i Cie.

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