Roma, 6 maggio 2021 – “I nazionalismi chiusi e aggressivi e l’individualismo radicale sgretolano o dividono il noi, tanto nel mondo quanto all’interno della Chiesa. E il prezzo più alto lo pagano coloro che più facilmente possono diventare gli altri: gli stranieri, i migranti, gli emarginati, che abitano le periferie esistenziali”.
Queste le parole di Papa Francesco nel messaggio della prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (26 settembre).
“In realtà – sottolinea Bergoglio – siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a impegnarci perché non ci siano più muri che ci separano, non ci siano più gli altri, ma solo un noi, grande come l’intera umanità”.