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Il Governo accelera sul Bonus Befana: possibile anticipo entro fine anno

Roma, 18 settembre 2024 – Il Bonus Befana, inizialmente previsto per gennaio 2025, potrebbe arrivare con largo anticipo entro la fine del 2024. Il Governo italiano sta infatti considerando la possibilità di includere questo aiuto economico nella legge di conversione del decreto Omnibus (Dl 113/2024), attualmente all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Se approvato, il bonus sarà destinato ai lavoratori dipendenti con figli e redditi tra 8.500 e 28.000 euro annui, per un valore di 100 euro lordi.

Un aiuto per alleggerire i conti della manovra 2025

L’idea di anticipare il Bonus Befana è stata inserita nel contesto di manovre mirate a ridurre i costi del bilancio 2025. Il bonus, previsto originariamente per gennaio grazie al decreto legislativo Irpef-Ires, è attualmente bloccato nei meandri burocratici del Ministero dell’Economia e della Ragioneria generale dello Stato. Tuttavia, il Governo è pronto a velocizzare l’iter tramite un emendamento al decreto Omnibus, in modo da erogare il bonus entro la fine dell’anno.

Costi contenuti e ostacoli procedurali

Il costo stimato del Bonus Befana è limitato a 100 milioni di euro, una cifra modesta rispetto agli spazi fiscali aperti dall’andamento positivo delle entrate del 2024. Tuttavia, a rappresentare la vera sfida sarà il rispetto del calendario. Per garantire l’erogazione del bonus entro dicembre, sarà necessario semplificare le procedure rispetto alla versione originaria, che prevedeva l’emanazione di un decreto ministeriale attuativo per la richiesta del bonus da parte dei lavoratori.

Altri interventi: detassazione per i calciatori e sicurezza nei cantieri

Nel frattempo, il decreto Omnibus sta suscitando diverse proposte di modifica. Tra gli emendamenti più discussi c’è quello presentato da Forza Italia per prorogare fino al 31 dicembre 2027 la detassazione del 50% per i calciatori provenienti dall’estero, un beneficio già scaduto nel 2023. Tuttavia, questa proposta incontra resistenze tecniche e politiche, complicate dalla mancanza di coperture finanziarie.

Un altro tema caldo è quello relativo alla patente a punti nei cantieri, una misura volta a garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza da parte delle imprese. Il Governo ha già fissato l’entrata in vigore di questa misura per il 1° gennaio 2025, mentre alcune forze politiche, come il Partito Democratico e le Autonomie, chiedono un ulteriore slittamento al 1° aprile 2025. Tuttavia, il Ministero del Lavoro si è opposto fermamente, confermando che il decreto attuativo sarà operativo a partire dal 1° ottobre 2024.

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