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IMMIGRAZIONE: FALSI PERMESSI A CINESI, 7 ARRESTI IN CAMPANIA

(ANSA) – SALERNO, 28 GEN – Un giro d’affari calcolato intorno ai 400 mila euro. Permessi di soggiorno falsi che costavano tra i 2500 ed i tremila euro agli immigrati cinesi che venivano introdotti clandestinamente sul territorio nazionale. L’operazione denominata ‘China Town’, che stamani ha portato all’arresto di sette persone (una è sfuggita alla cattura) ha consentito ai carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore, diretti dal maggiore Massimo Cagnazzo, di fare luce su una organizzazione che ha svelato una illecita alleanza tra cittadini cinesi ed italiani, e radicata tra i comuni di Sarno (Salerno) e dell’hinterland vesuviano. Tra gli otto destinatari delle ordinanze di custodia cautelare (quattro ai domiciliari), figurano anche due assistenti di polizia, all’epoca dei fatti, in servizio presso il commissariato di Sarno, un vigile urbano del comune di San Valentino Torio (Salerno) ed un impiegato comunale di Sarno. Capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, un imprenditore di 58 anni di Sarno, che si avvaleva della collaborazione di tre cittadini cinesi domiciliati nei comuni napoletani di Terzigno, San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino, uno dei quali è sfuggito alla cattura. Secondo l’accusa formulata dal gip del tribunale di Nocera Inferiore, Donatella Mancini, su richiesta del pm della locale procura, Roberto Lenza, l’organizzazione mediante la presentazione di più documenti falsi a vari enti, riusciva ad ottenere certificati e timbri validi. Un volta ottenute le certificazioni, le stesse venivano utilizzate per corredare le richieste di permessi di soggiorno per i cittadini di nazionalità cinese. La prassi era ormai così consolidata che i documenti per il rilascio dei permessi di soggiorno venivano approntati anche per cittadini cinesi ancora non presenti fisicamente nel comune di Sarno, ma in altre regioni Italiane. L’indagine avviata nel 2006 e conclusasi nel dicembre 2007 ha portato al deferimento, per complessivi 70 capi di imputazione, per falso e favoreggiamento all’immigrazione clandestina a carico di 68 persone, fra le quali gli otto destinatari delle misure restrittive, che con l’apporto di dipendenti e funzionari pubblici, mediante la produzione di documenti falsi o falsificati in parte, hanno indotto in errore i funzionari delle competenti questure e gli ufficiali dello stato civile dei comuni di Sarno e dell’hinterlard napoletano, al fine del rilascio o del rinnovo dei permessi di soggiorno a clandestini provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese. (ANSA)

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IMMIGRAZIONE: CIA, 40 MILA STAGIONALI LAVORERANNO NEI CAMPI

Circolare Ministero Interno n. 465 del 29 gennaio 2008 Comunicazioni on line obbligatorie