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IMMIGRAZIONE: MSF LASCIA SICILIA, GESTIONE AMBULATORI A ASL

MEDICI SENZA FRONTIERE RESTANO SOLO A LAMPEDUSA (ANSA) – PALERMO, 27 MAR – Dopo 5 anni di attività in Sicilia Medici senza Frontiere (Msf) lascia le postazioni di Agrigento, Trapani, Ragusa e Siracusa passando la gestione dei 16 ambulatori umanitari alle Asl provinciali. I medici dell’associazione umanitaria, che avviano progetti ‘a tempo’, resteranno solo a Lampedusa fino alla metà del 2008 per lo stato di costante emergenza dell’isola per i continui sbarchi di extracomunitari. Msf svolge dal 2003 attività di primo soccorso medico e assistenza medica per i migranti senza permesso di soggiorno. Il primo ambulatorio, gestito da Msf, è stato avviato in provincia di Siracusa; esperienze analoghe sono state poi realizzate a Ragusa, Trapani e Agrigento. "Nonostante la legge italiana garantisca le cure agli stranieri irregolari – dice Antonio Virgilio responsabile dei progetti italiani di Msf – quando siamo arrivati cinque anni fa in Sicilia, abbiamo riscontrato un’applicazione frammentaria della normativa, scarsi ambulatori ‘dedicati’ e l’assenza di servizi di mediazione culturale nelle Asl". Nei cinque anni di collaborazione con le Asl siciliane, Msf ha effettuato oltre 8 mila visite mediche a stranieri sprovvisti di documenti; prestato assistenza sanitaria ad oltre 44 mila migranti sbarcati a Lampedusa (dal 2005 al 2007), 5366 arrivati sulle coste ragusane (dal 2003 al 2007) e 2349 sulle coste agrigentine (da dicembre 2005 a ottobre 2007). Per Virgilio "sono stati raggiunti obiettivi significativi per quanto riguarda l’accesso alle cure dei migranti. Restano tuttavia diversi problemi irrisolti. E’ necessaria una maggiore responsabilizzazione delle istituzioni nei confronti dei migranti che arrivano a Lampedusa: non c’é stata ancora una presa in carico dell’assistenza sanitaria da parte del servizio sanitario competente. In secondo luogo, occorre garantire la piena tutela dei minori stranieri non accompagnati che hanno diritto al rilascio del permesso di soggiorno e all’assistenza di un medico di base". Infine Msf chiede che venga garantito il diritto alla salute dei cittadini neocomunitari, della Romania e Bulgaria, con il recepimento della recente comunicazione del Ministero della Salute che garantisce l’accesso alle cure urgenti e indifferibili nei confronti di queste persone. (ANSA).
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