Stefano Camilloni
(ANSA) – CATANIA, 11 NOV – Il titolare di un’agenzia agricola etnea e un romeno sono stati fermati dalla Digos della Questura di Catania nell’ambito di un’inchiesta su traffico di clandestini in Italia da impegnare ‘in nero’ come braccianti agricoli in diverse regioni italiane. I reati ipotizzati nei loro confronti dal sostituto procuratore della Dda etnea Francesco Puleio, che ha coordinato le indagini, sono associazione per delinquere, riduzione in schiavitù e estorsione. Il fermo è stato convalidato dal Gip che ha disposto l’arresto dei due indagati. Secondo l’accusa un’organizzazione romena da almeno sette anni ‘reclutava’ agricoltori attraverso annunci pubblicati su quotidiani locali del Paese dell’Est Europa per impiegarli clandestinamente in aziende agricole italiane ‘compiacenti’. I migranti alla partenza venivano privati dei loro documenti che gli erano restituiti dopo il pagamento delle spese di viaggio, vitto e alloggio e di ‘reclutamento’, che venivano anticipate all’organizzazione dal datore di lavoro italiano che si rifaceva trattenendo il loro stipendio fino a saldo del debito. (ANSA).
