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Incidenti. Gli immigrati sulle strade rischiano il doppio

Fino al 13,5% degli automobilisti stranieri è coinvolto in un incidente all’anno, contro il 6,4% degli italiani. L’Aci lancia tremila corsi gratuiti di guida sicura per formare “ambasciatori di sicurezza stradale”

Roma  – 29 agosto 2012 – Gli stranieri al volante sulle strade della Penisola sono sempre più numerosi, ma rischiano fino al doppio rispetto ai guidatori italiani .

Lo dicono i dati resi noti oggi dall’Automobile Club d’Italia, secondo i quali  il 6,4% degli automobilisti italiani è coinvolto in un incidente all’anno mentre per gli stranieri la percentuale sale fino al 13,5%. Argentini, francesi e tedeschi superano di poco la media italiana, tunisini, ucraini, romeni, marocchini e moldavi sono esposti a un pericolo maggiore. I più a rischio sarebbero gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi.

Una situazione che secondo l’Aci è dovuta a “difformità di abitudini e di comportamenti”, sui quali bisogna intervenire, anche perché diventano un pericolo per la collettività. Un aspetto da non dimenticare nelle politiche di contrasto degli incidenti stradali, che comportano ogni anno in Italia oltre 3.800 morti, 292.000 feriti e un danno sociale per oltre 30 miliardi di euro, pari al 2% del PIL.

Alla sicurezza degli automobilisti immigrati è dedicato un nuovo progetto lanciato da ACI e sostenuto da SARA Assicurazioni e ACI Global. Prevede 1.000 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per i prossimi tre anni, che si svolgeranno presso il centro ACI-SARA di Vallelunga alle porte di Roma, uno dei più moderni e attrezzati in Europa.

L’idea è far diventare i tremila guidatori stranieri selezionati “ambasciatori di sicurezza stradale” presso le proprie famiglie e nelle rispettive comunità. Saranno testimonial del rispetto delle regole, come l’uso delle cinture di sicurezza (anche posteriori), dei seggiolini omologati per il trasporto dei bambini, degli auricolari e dei sistemi viva-voce per il cellulare, ben informati su tutti i pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e droghe.

“La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle, ma un obiettivo che l’Automobile Club d’Italia persegue anche con questo progetto formativo, improntato ai valori dell’accoglienza e dell’integrazione. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile”ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani.

Secondo il presidente di SARA Assicurazioni, Rosario Alessi,”destinare risorse alla sicurezza stradale  è un investimento doveroso e intelligente. Non solo perché siamo la Compagnia ufficiale dell’ACI, ma anche perché lo riteniamo il modo migliore per contribuire a contenere i costi dei risarcimenti che il sistema assicurativo italiano sopporta”.

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