Roma, 3 novembre 2023 – I ministri dell’Interno di Italia, Slovenia e Croazia hanno annunciato un accordo per rafforzare la cooperazione nella gestione dei migranti irregolari in risposta al ripristino dei controlli alle frontiere che è avvenuto lo scorso ottobre. Questo accordo è stato raggiunto in seguito a un incontro a Trieste tra i tre ministri, Matteo Piantedosi, Boštjan Poklukar e Davor Božinović.
Migranti, Italia Slovenia e Croazia intensificano la cooperazione
Le misure concordate includono operazioni congiunte di pattugliamento delle frontiere e l’istituzione di centri di accoglienza comuni per i migranti. Inoltre, è previsto un calendario di riunioni ministeriali regolari per facilitare lo scambio di informazioni chiave tra i tre Paesi. L’obiettivo principale è affrontare le sfide legate all’immigrazione e garantire una maggiore sicurezza lungo le frontiere condivise.
Il 21 ottobre, la Slovenia ha ripristinato i controlli di polizia ai suoi confini con la Croazia e l’Ungheria, nonostante tutti e tre i Paesi siano membri dell’area Schengen. E l’Italia ha fatto lo stesso lungo il confine con la Slovenia. Tali misure, ha sottolineato Piantedosi, sono state adottate in risposta alle valutazioni sulla minaccia terroristica. Il ministro degli Interni croato Božinović, poi, ha enfatizzato che la sicurezza è una priorità fondamentale per i cittadini dei tre Paesi coinvolti. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della cooperazione congiunta, ribadendo che nessun Paese può affrontare da solo la complessità delle sfide legate all’immigrazione irregolare.
Uno dei punti chiave di discussione è stato l’abuso del diritto d’asilo, con molti migranti che cercano asilo in Croazia e poi proseguono illegalmente verso l’Europa occidentale. La Croazia è una tappa significativa sulla rotta balcanica utilizzata da migranti provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa. E i migranti attraversano la Grecia dalla Turchia, poi successivamente attraversano i Balcani per raggiungere la Croazia. Tra l’altro, quest’ultima ha anche riferito di un numero “senza precedenti” di migranti che hanno attraversato la rotta quest’estate dalla vicina Bosnia-Erzegovina, con cui la Croazia condivide un lungo e accidentato confine terrestre difficile da controllare.
Le autorità italiane, slovene e croate, quindi, hanno concordato che il problema principale è la rotta dell’immigrazione irregolare e non la responsabilità della singola nazione. Questo accordo, perciò, segna un passo importante verso una cooperazione più efficace tra i Paesi dell’Europa centrale per affrontare le sfide legate all’immigrazione.
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