Roma, 24 gennaio 2023 – “Il nostro team ha assistito oggi all’intercettazione da parte della Guardia Costiera Libica di un’imbarcazione in difficoltà in acque internazionali. Mentre ci avvicinavamo per aiutare le persone e portarle in salvo, hanno minacciato di sparare.” Così i soccorritori della Geo Barents hanno spiegato, sul loro profilo Twitter, quanto accaduto in mare.
Migranti, la denuncia della Geo Barents
La denuncia della Geo Barents, partita in missione venerdì dal porto siciliano di Augusta, è arrivata tramite una nota della stessa Ong. La nave stava cercando di salvare dei migranti quando ha ricevuto esplicite minacce da parte della Guardia costiera libica. La stessa che l’Italia finanzia da anni grazie al Memorandum Italia-Libia. Nella registrazione tra l’imbarcazione di Medici Senza Frontiere e le autorità libiche si sente l’interprete riferire che uno dei migranti si + “lanciato in acqua”. Dall’altra parte, invece, gli agenti pare abbiano risposto intimando più volte alla nave di “restare alla larga. State lontani o apriamo il fuoco“.
I libici, quindi, hanno di fatto intimato lo staff della Geo Barents a non intervenire nonostante le evidenti necessità dei migranti presenti in acque internazionali. Le persone che erano a bordo del barcone, in seguito, sono state riportate indietro. “Il team di MSF a bordo della Geo Barents è stato testimone di un respingimento da parte della Guardia costiera libica di un’imbarcazione in difficoltà in acque internazionali. Mentre ci avvicinavamo per aiutare le persone e portarle in salvo, hanno minacciato di sparare”, si legge nel post pubblicato dalla Ong.
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