Roma, 11 luglio 2024 – La popolazione dell’Unione Europea è stata stimata a 449,2 milioni di abitanti, segnando un aumento di 1.647.346 persone rispetto all’anno precedente, secondo il recente bollettino di Eurostat. Questo incremento, tuttavia, nasconde differenze significative tra i vari Paesi membri, con 20 nazioni che hanno registrato una crescita demografica e 7 che hanno visto una diminuzione, tra cui l’Italia.
Crescita Demografica: La Migrazione Come Fattore Chiave
Eurostat sottolinea che l’aumento generale della popolazione è dovuto principalmente alla migrazione, compreso l’alto numero di rifugiati provenienti dall’Ucraina che hanno ottenuto protezione temporanea in Europa. Il cambiamento naturale della popolazione (ossia il saldo tra nascite e decessi) nell’UE è stato positivo, anche se in diminuzione, fino al 2011, diventando negativo dal 2012. Questo significa che, a partire dal 2012, il numero di decessi ha superato quello delle nascite. Tra gennaio 2012 e gennaio 2020, la popolazione dell’UE è cresciuta di 7,5 milioni di abitanti grazie alla migrazione netta e agli aggiustamenti statistici.
Durante la pandemia di Covid-19, la migrazione netta positiva non è riuscita a compensare il cambiamento naturale negativo della popolazione nell’UE. Tuttavia, nel 2022 e nel 2023, questa tendenza si è invertita, portando a un aumento complessivo della popolazione. Nel 2023, la popolazione dell’UE è cresciuta con un tasso di 3,7 per 1.000 persone.
La Distribuzione Disomogenea della Crescita Demografica
La crescita della popolazione nell’UE non è stata uniforme tra i Paesi membri. Tra i 20 Paesi che hanno registrato un aumento demografico, sette hanno beneficiato sia di un incremento naturale che di una migrazione netta positiva. Questi Paesi sono Irlanda, Francia, Croazia, Cipro, Lussemburgo, Malta e Svezia.
In altri 13 Paesi (Belgio, Cechia, Danimarca, Germania, Estonia, Spagna, Lituania, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Romania, Slovenia e Finlandia), la crescita demografica è stata trainata esclusivamente dalla migrazione netta positiva, poiché il saldo naturale della popolazione è stato negativo.
I Paesi in Calo Demografico
D’altro canto, sette Paesi dell’UE hanno registrato una diminuzione della popolazione nel 2023. Bulgaria, Grecia, Italia, Lettonia, Ungheria, Polonia e Slovacchia hanno visto un calo demografico nonostante la migrazione netta positiva. In questi Paesi, il numero di decessi ha superato quello delle nascite, e l’immigrazione non è stata sufficiente a compensare questo squilibrio.
L’Italia tra i Paesi in Declino Demografico
L’Italia è uno dei Paesi che ha sperimentato una riduzione della popolazione. Nonostante la presenza di migranti, il numero di morti ha continuato a superare quello delle nascite, portando a un calo demografico complessivo. Questo scenario evidenzia la necessità di politiche demografiche e sociali mirate per invertire la tendenza e supportare la crescita della popolazione.
Conclusioni
Il rapporto di Eurostat mette in luce le complesse dinamiche demografiche dell’Unione Europea, dove la migrazione svolge un ruolo cruciale nel bilanciare il declino naturale della popolazione. Tuttavia, la distribuzione disomogenea della crescita tra i vari Paesi evidenzia le diverse sfide che ciascun membro dell’UE deve affrontare. Politiche migratorie efficaci e interventi mirati potrebbero essere la chiave per sostenere una crescita demografica equilibrata e sostenibile nel lungo termine.