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La proposta del PD: ‘Legge Mancino anche per odio in rete’

Roma, 20 agosto 2018 – Applicare all’odio in rete, aumentando le sanzioni previste, la cosiddetta legge Mancino che punisce la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggiungendo anche quelli basati sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, sulla disabilità o sulle condizioni personali e sociali. E’ quanto propone un disegno di legge presentato al Senato da Paola Boldrini, del Pd, e sottoscritto da altri membri del Gruppo, tra i quali l’ex ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e il vicecapogruppo, Franco Mirabelli.

Ad ispirare l’iniziativa dei senatori dem l’hate speech, espressione che in italiano viene comunemente tradotta con ‘discorso d’odio’, e che, ai fini dell’applicazione di quella che potrebbe diventare una nuova fattispecie, viene definito “come qualsiasi contenuto o espressione utilizzati per diffondere, propagandare o fomentare l’odio, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi, fondati sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulla disabilità, o sulle condizioni personali e sociali, attraverso la diffusione e la distribuzione di scritti, immagini o altro materiale, anche mediante la rete internet, i social network o le altre piattaforme telematiche”.

Oltre ad estendere l’applicazione della legge Mancino all’odio e alla discriminazione diffusi in rete, viene proposto anche l’innalzamento delle pene, passando dalla reclusione fino ad un anno e sei mesi o alla multa fino a 6.000 euro, previste attualmente, alla reclusione fino a tre anni. Viene inoltre allargata la punibilità anche alla propaganda che prenda di mira orientamento sessuale, identità di genere, disabilità, condizioni personali e sociali.

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