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La Scuola Multiculturale di Catania: un percorso di inclusione e sfide

Roma, 11 novembre 2024 – Nell’anno scolastico 2022-2023, la provincia di Catania ha registrato 5.065 studenti di cittadinanza non italiana, rappresentanti circa il 3% della popolazione studentesca locale. Questo numero, in costante crescita e aumentato di circa 400 unità rispetto all’anno precedente, riflette una realtà multietnica e un contesto scolastico sempre più eterogeneo. I dati provengono dal XXXIII Rapporto Immigrazione 2024 “Popoli in Cammino,” redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes e presentato a Catania, un evento che ha acceso i riflettori sulle dinamiche e sulle sfide dell’integrazione scolastica dei giovani migranti.

Don Nuccio Puglisi, direttore della Caritas, ha sottolineato l’importanza dell’istruzione come strumento di integrazione per gli studenti stranieri, che appaiono fortemente motivati ad apprendere, socializzare e inserirsi nella società italiana. Tuttavia, una difficoltà non trascurabile emerge dalla loro condizione giuridica: per i figli di immigrati nati in Italia, che costituiscono il 48% degli studenti stranieri, la cittadinanza viene concessa solo al compimento del diciottesimo anno di età. “Esiste un precariato scolastico,” ha spiegato don Puglisi, “dove, mentre impari a sentirti italiano, non hai la possibilità di esserlo.”

Questo sentimento di incertezza, soprattutto per i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole dell’infanzia e primarie, pone interrogativi su come la società possa promuovere l’inclusione in modo più efficace. Don Carlo Palazzolo, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi, ha aggiunto che l’evento di presentazione non dovrebbe essere visto solo come una condivisione di dati, ma come un’opportunità di riflessione sull’inclusione e sulla percezione delle migrazioni come fenomeno storico e naturale. Palazzolo ha evidenziato l’importanza di un percorso di crescita collettiva verso una società più aperta e accogliente.

Catania si posiziona al terzo posto in Sicilia per numero di studenti stranieri, dopo Ragusa (6.177) e Palermo (5.194). A livello regionale, il numero di studenti stranieri ha raggiunto le 28.738 unità, con un’incidenza significativa nella provincia di Ragusa, dove rappresentano il 13% della popolazione studentesca, seguita da Messina (4,9%) e Trapani (4,6%).

Per quanto riguarda la provenienza, nella provincia etnea quasi la metà degli studenti stranieri ha origini europee, in gran parte provenienti da Paesi dell’Unione Europea. In secondo luogo, emerge l’Asia, con 1.202 studenti, trainata dalla forte presenza di comunità provenienti da Sri Lanka e Bangladesh. Al terzo posto si colloca l’Africa, con 1.134 studenti.

In un contesto in cui la scuola rappresenta il primo luogo di incontro e socializzazione, questa presenza crescente di studenti stranieri solleva domande non solo sulle modalità di integrazione, ma anche sulle risorse che la società è disposta a investire per un futuro di convivenza e inclusione. L’esperienza di Catania e di altre città siciliane mostra come, anche in tempi di sfide globali, l’istruzione possa e debba essere un ponte verso un’identità collettiva che abbracci tutte le culture.

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