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Strage degli innocenti, “oltre 700 bimbi morti in mare quest’anno”

Perego (Migrantes): “L’Europa trova i soldi per bombardare, non per salvare vite. No ai centri chiusi, accoglienza sia diffusa e intelligente”

 

 

Roma – 9 dicembre 2015 – “Continua una strage silenziosa nel Mediterraneo, con i morti che sono più che raddoppiati nel 2015 rispetto al 2014: da 1600 a oltre 3200. Continuano le morti di bambini, dimenticate: oltre 700 dall’inizio dell’anno”. 

È quanto si legge in una nota diffusa oggi dal  Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego, che denuncia:  “L’Europa che trova sempre risorse per bombardare, non trova risorse per salvare vittime innocenti. L’operazione europea Triton non ha saputo rafforzare il salvataggio in mare delle vite umane rispetto all’operazione italiana Mare Nostrum : una vergogna che pesa sulla coscienza europea”.

“L’Europa sembra ora – a fronte della minaccia terroristica – giustificare i muri e la chiusura delle frontiere, oltre che il disimpegno nel creare canali umanitari che avrebbero potuto oltre che salvare vite umane, combattere il traffico degli esseri umani, una delle risorse del terrorismo”.

Il direttore di Migrantes punta il dito anche contro i “centri chiusi” destinati all’accoglienza dei migranti, gli “hotspots” come quello di Lampedusa: “Più di 20.000 persone arrivate al porto e trasferite nel Centro, chiuso ad ogni ingresso e uscite. La paura insieme alla convenienza sembra far ritornare indietro di anni il cammino di protezione internazionale costruito in Europa”.

Perego contrappone a questi esempi l’accoglienza offerta ai profughi, dopo l’appello di Papa Fancesco, dalle parrocchie e dalle famiglie. “Un’accoglienza diffusa, costruita insieme, senza conflittualità. Un’accoglienza intelligente che aiuta anche a conoscere volti e storie di sofferenza e a costruire, in questo tempo di Avvento, percorsi e progetti di cooperazione internazionale”.

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