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L’arcivescovo di Milano: “Definire quantità e caratteristiche dei flussi”

“Ricevere dignitosa accoglienza e adeguata integrazione nella nostra città”

 

Milano, 7 dicembre 2011 – Per rendere compatibile l’immigrazione con una situazione come quella attuale a Milano, in cui il lavoro scarseggia, occorre definire “quantita’ e caratteristiche” dei flussi in ingresso e valorizzare di piu’ le capacita’ dei nuovi milanesi.

Lo sostiene l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, durante la celebrazione di questa sera nella Basilica di Sant’Ambrogio.

“Che fare per rendere compatibile un’immigrazione di lavoratori in un sistema economico in cui il lavoro tende a diventare sempre piu’ un bene prezioso? – chiede Scola – una risposta efficace puo’ muovere lungo due direzioni. Da un lato, si potrebbe perseguire l’idea di un’immigrazione sostenibile, cercando di definire quantita’ e caratteristiche dei flussi in grado di ricevere dignitosa accoglienza e adeguata integrazione nella nostra città”.

“Dall’altro – secondo l’arcivescovo – ci si dovrebbe orientare verso una ben piu’ decisa valorizzazione delle capacita’ e del desiderio ‘di fare’ che la grande maggioranza degli immigrati esprime quotidianamente, anche se talvolta disordinatamente per carenza di mezzi e di opportunita’. Magnanimita’ ed equilibrio non si escludono a vicenda, come insegna la grande tradizione di ospitalita’ che ha sempre fatto onore alla nostra Milano”.

 

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