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L’Egitto: “L’Italia tuteli gli immigrati”

Il Cairo: "Il Governo adotti le misure necessarie a proteggere le minoranze. Bossi: "Loro ammazzano i cristiani"

Il Cairo, 12 gennaio 2010 – "L’Egitto condanna gli episodi di violenza cui si è assistito a Rosarno negli ultimi due giorni e che hanno visto coinvolti un gruppo di lavoratori immigrati africani e la popolazione locale, causando il ferimento di molti immigrati".

E’ quanto si legge in una nota apparsa questa mattina sul sito del ministero degli Esteri egiziano, in cui si esprime la speranza "che il governo italiano adotti le misure necessarie a proteggere le minoranze e gli immigrati". La nota spiega che la questione sara’ discussa dal ministro degli Esteri Ahmet Aboul Gheit nell’incontro in programma il 16 gennaio al Cairo con l’omologo italiano Franco Frattini. "I recenti episodi di violenza sono solo un esempio delle molte violazioni ai danni degli immigrati e delle minoranze in Italia – si legge ancora – tra cui quella araba e musulmana".

Nella nota, attribuita al portavoce del ministero, Husam Zaki, si denunciano precedenti episodi di violenza contro gli immigrati avvenuti "in numerose citta’ italiane", nei quali "gli immigrati sono rimasti feriti, anche gravemente". "Le stesse organizzazioni internazionali per i diritti umani – si legge ancora – hanno registrato un netto incremento di simili eventi nell’ultimo periodo, ma anche un’escalation di odio nei discorsi pubblici, senza contare il grave isolamento, la violazione dei diritti economici e sociali e le espulsioni forzate che devono subire in Italia gli immigrati".

Il ministero degli Esteri egiziano si augura "che il governo italiano adotti le misure necessarie a proteggere le minoranze e gli immigrati, assicurando la sua determinazione a sollevare la questione con il capo della diplomazia italiana (Franco Frattini) in occasione della sua prossima visita il 16 gennaio". L’Egitto "chiede inoltre – si aggiunge – che la comunita’ internazionale si impegni a risolvere radicalmente il problema della discriminazione su base religiosa ed etnica e quello della xenofobia, per impedire che in futuro si verifichino episodi analoghi a quelli di Rosarno".

Frattini: "Nessuno può accusarci di razzismo"

Al suo omologo egiziano risponde il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini: “Nessuno puo’ accusarci di razzismo, anzitutto gli egiziani che sono quelli che godono di quote di immigrazione regolare che rispettano, e che non danno nessun problema all’Italia. Quindi il problema certamente non e’ con l’Egitto”.

Quanto all’ipotesi che la presa di posizione egiziana di oggi possa essere una risposta alle condanne dell’Italia dopo l’uccisione di cristiani copti nel Sud dell’Egitto, Frattini afferma: ”Credo che sia dovere dell’Italia e mio personale, chiedere che i cristiani nel mondo siano protetti e che abbiano il diritto non solo a non essere perseguitati ma a professare la loro religione. Io mi sono anche congratulato con le Autorita’ egiziane -aggiunge Frattini- per gli arresti immediati di alcuni dei presunti responsabili” dell’episodio di alcuni giorni fa.

Secondo Frattini, la strada da seguire ”e’ certamente quella di applicare le regole europee che io da commissario ho fortemente voluto e che il governo italiano sta applicando”. E infine, conclude: ”Si’ all’integrazione di coloro che entrano regolarmente nel nostro Paese, espulsione per coloro che non rispettano le leggi. Lo dice l’Europa e l’Italia deve rispettare queste regole europee”.

Taglia invece corto il leader della Lega. "Guardate come loro trattano i cristiani: li fanno fuori tutti” dice ai cronisti in Transatlantico Umberto Bossi, riferendosi agli egiziani. E conclude: “Tranquilli, non sono questi i problemi…".
 

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