in

L’immigrazione è vista sempre meno come “emergenza” sui giornali italiani

Indagine realizzata dall’Osservatorio Carta di Roma Roma, 21 luglio 2010 – Si e’ sgonfiata, dal 2008 ad oggi, l’emergenza sicurezza legata all’immigrazione come tema trattato dai giornali nazionali. Sembra essere in atto una "normalizzazione" nell’approccio a questo argomento per cui sono sempre meno frequenti i richiami all’emergenza sicurezza e all’allarme sbarchi e gli accostamenti tra immigrazione e criminalita’.

E’ quanto emerge dalla ricerca intitolata "Il tempo delle rivolte", realizzata dall’Osservatorio Carta di Roma e presentata presso la sala stampa estera dal presidente della Fnsi, Roberto Natale, dal professor Mario Morcellini e da Laura Boldrini, dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati. Un calo dell’attenzione che, secondo gli autori dello studio, e’ dovuto soprattutto a una diminuita insitenza sul tema da parte dei soggetti politici e delle istituzioni.

Prendendo in considerazione un numero campione di uscite dei principali quotidiani da gennaio ad aprile del 2010, Avvenire si impone per la piu’ ampia copertura del tema immigrazione-cronaca-sicurezza con 79 titoli su un totale di 120 titoli di cronaca di prima pagina. Le peggiori perfomance toccano invece a Il Giornale con 45 titoli su 124 e a Libero con 38 su 128. Numeri in discesa anche rispetto allo stesso periodo del 2008.

Analizzando 1540 notizie raccolte nel 2008, i ricercatori hanno scovato 85 notizie buone delle quali un terzo erano semplicemente neutre mentre i restanti due terzi potevano essere definite vere e proprie buone notizie. "Si tratta – ha spiegato Mario Morcellini – di segnali di una diversa attenzione e di sguardi che cercano di non essere riduttivi rispetto a un fenomeno complesso e a volte contradditorio. Segnali che pero’ – ha concluso – andrebbero ulteriormente sostenuti e stimolati attraverso iniziative di sensibilizzazione e formazione nello spirito della Carta di Roma.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Tar Piemonte:rilascio permesso CE anche con contratto di lavoro a tempo determinato

Le Marche dicono “no” al nuovo Cie