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Malmstroem (Ue): “Schengen non sia ostaggio delle campagne elettorali”

La Commissione europea non è d'accordo con l'approccio di Francia e Germania

Lussemburgo, 27 aprile 2012 – Il Trattato di Schengen che garantisce la libera circolazione in Europa e' una conquista troppo "importante" per "lasciarlo cadere ostaggio di un dibattito di campagna elettorale".

Cosi' la commissaria Ue agli affari interni Cecilia Malmstroem ha 'liquidato' la lettera franco-tedesca in cui si propone la possibilita' per uno stato membro di reintrodurre i controlli alle frontiere per 30 giorni.

 "La Commissione non e' d'accordo con questo approccio", ha rincarato, "noi consideriamo questa lettera come una fra altre proposte", anche perche' "e' chiaro che uno dei due paesi firmatari e' in campagna elettorale". Bruxelles continua a "difendere vigorosamente" la sua proposta legislativa sul rafforzamento della governance di Schengen presentata a settembre e "basata su un meccanismo piu' europeo", che e' "tuttora valida" e su cui "sono in corso le discussioni" tra gli stati membri.

Da qui l'auspicio della Malmstroem a "trovare una soluzione per rafforzare Schengen" preservandone i valori fondamentali alla base e sviluppando un sistema in cui la possibilita' di chiudere le frontiere sia "solo l'ultima spiaggia, unva volta che tutte le altre misure siano state attuate".

Certo, ha ammesso la commissaria al termine del Consiglio Ue affari interni a Lussemburgo, il Trattato sulla libera circolazione e' perfettibile perche' "sono emersi problemi e sfide a cui cerchiamo di porre remedio da settembre", ma allo stesso tempo si tratta di una "conquista bellissima" perche' e' un "progetto Ue congiunto tra gli stati membri", e quindi deve essere difeso.

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