in

Mattarella a Perugia: “L’Italia è un Paese aperto e accogliente. Nessuno qui è straniero”

Roma, 12 febbraio 2025 Un messaggio chiaro e forte, quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciato durante la sua visita all’Università per Stranieri di Perugia in occasione del centenario dell’ateneo. “Qui nessuno è straniero”, ha affermato il capo dello Stato, sottolineando il valore dell’integrazione e della multiculturalità come ricchezze per il Paese.

Un concetto che si inserisce in un contesto politico complesso, mentre il governo affronta la questione dei centri per migranti in Albania. Ma per Mattarella, l’Italia resta un luogo di accoglienza e apertura, un principio che deve guidare l’intera società.

L’Università per Stranieri: uno specchio del mondo

L’Università per Stranieri di Perugia è da sempre un crocevia di culture e lingue, accogliendo oggi studenti da 110 nazioni. Il rettore Valerio De Cesaris ha posto all’attenzione del Presidente due temi critici: l’aumento della tassa per l’iscrizione al servizio sanitario da 150 a 700 euro, un peso insostenibile per molti studenti, e la difficoltà per gli stranieri con parenti in Italia ad ottenere un visto, a causa di normative che vedono i legami familiari come un “fattore migratorio”.

Mattarella ha ascoltato con attenzione, assicurando che seguirà la questione con “adeguata attenzione”. Un segnale importante, in un momento in cui l’accesso all’istruzione e ai servizi per gli studenti stranieri diventa sempre più complesso.

Le voci degli studenti: amore per l’Italia e speranze per il futuro

Durante l’incontro, quattro studenti hanno raccontato la loro esperienza: la colombiana Laura Catilina, il camerunense Frank Ngamawe, la cinese Liu Jun (detta Giada) e il keniota Dennis Keyonzo. Giovani brillanti, affascinati dalla cultura italiana, da Boccaccio a Giorgio Armani, e desiderosi di costruire il loro futuro nel Belpaese.

L’ateneo ha anche un ruolo cruciale nell’accoglienza di rifugiati: 404 borse di studio sono state assegnate a studenti provenienti da contesti difficili, come Afghanistan e Ucraina. Un luogo dove russi e ucraini, palestinesi e israeliani studiano fianco a fianco, dimostrando che la convivenza è possibile e necessaria.

Perugia, un modello di integrazione

Il Presidente ha ricordato che Perugia è stata l’università di Aldo Capitini, figura simbolo della pace e del dialogo. Oggi la città rappresenta un esempio di multiculturalità, avendo accolto studenti di tutto il mondo molto prima di altre realtà italiane.

Mattarella ha ribadito con forza il valore dell’integrazione e dell’apertura, ricordando che la diversità è un patrimonio da tutelare. “L’Italia è un Paese aperto e accogliente” – un principio che l’Università per Stranieri di Perugia incarna da un secolo.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 2 Media: 5]

Ero Straniero: nel 2024 solo il 7,8% delle quote di ingressi si è trasformato in permessi di soggiorno e impieghi stabili