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Mattarella: “Su migrazione approccio globale, sviluppo in Africa”

“Bisogna eliminare le cause. Situazione sfuggita di mano a tutti, Paesi di origine, di transito e di arrivo”. Il presidente della Repubblica alla Conferenza Ministeriale Italia – Africa

 

Roma – 18 maggio 2016 – Quello dei migranti e dei rifugiati, è un “fenomeno epocale”,  “non possiamo concentrarci su soluzioni di mero contenimento. Abbiamo invece il dovere di proporre – e discutere insieme – approcci di natura globale, non soltanto legati all’urgenza, ma capaci di portarci a soluzioni durevoli”.

Lo ha detto stamattina il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aprendo alla Farnesina i lavori della Prima Conferenza Ministeriale Italia – Africa. In platea, oltre 40 Ministri di Paesi Africani, i loro Rappresentanti Permanenti presso l’ONU a New York e i responsabili di circa 15 tra Organizzazioni Internazionali del Sistema delle Nazioni Unite e Regionali.

“Nessuno vorrebbe abbandonare la propria patria e i propri affetti, soprattutto quando ciò comporta l’incognita, spesso drammatica, di un viaggio pericoloso e l’approdo in una società lontana e diversa. È dunque nostro compito lavorare insieme per far sì che venga meno la disperazione che spinge a mettersi in cammino; perché crescano benessere e stabilità, divenendo, essi, baluardi efficaci superando le grandi migrazioni”.

“Primo dovere – ha sottolineato Mattarella – è quello di salvare vite umane e di soccorrere chi si trova in condizioni di difficoltà e di sofferenza. Non dobbiamo dimenticare neanche per un istante – e l’Italia non lo ha mai fatto – che alla base della nostra azione deve sempre essere posto anzitutto il principio della tutela della vita e della dignità di ogni essere umano”. 

Per affontare le migrazioni serve “un approccio multidimensionale che va dalla gestione dell‘emergenza, alla successiva eliminazione delle cause che portano tanta gente a partire, alla integrazione laddove necessario.  E’ in quest’ottica che l’Italia ha proposto all’Unione Europea un documento di discussione, il “Migration Compact“, che vuole affrontare insieme tutti i principali aspetti del fenomeno migratorio”.

L’Europa, ha sottolineato il Capo dello Stato, ha “il dovere di concorrere allo sviluppo e alla stabilità dell’Africa”, “perché è solo attraverso un rinnovato impegno in termini politici, economici e finanziari che si potrà contribuire a creare condizioni tali da ridurre stabilmente il flusso migratorio”. Ma questo approccio “richiede controparti – singoli Paesi e aggregazioni regionali – che mostrino un impegno della medesima intensità “.

La situazione, ha concluso Mattarella, “sembra sfuggita di mano a tutti, Paesi di origine, di transito e di arrivo” e “continua giornalmente a dividere affetti, spezzare vite, provocare dolore”. Italia, Ue e Africa hanno davanti un “cammino fatto di impegni reciproci, di fiducia, di tappe da percorrere insieme”.

 

 

 

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