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Metrò per milanesi. Fini: “Offesa alla Costituzione”

Valanga di critiche alla proposta di Salvini. Franceschini: "Ecco le leggi razziali". Berlusconi minimizza: "Una battuta"

Roma – 8 maggio 2009 – La proposta del leghista Matteo Salvini di riservare alcuni vagoni del metrò alle donne e ai milanesi "offende le persone e la Costituzione a prescindere dalla razza, dalla lingua e dalla religione".

Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, questa mattina durante un incontro presso la Fiera campionaria con alcuni studenti milanesi. "Basta leggere la Costituzione per capire che proposte come quella non si fanno", ha aggiunto Fini dopo aver precisato che "il presidente della Camera ha il dovere di essere imparziale nel dibattito politico tra maggioranza e opposizione".

Sull’argomento interviene anche il presidente del Consiglio, che però minimizza. "Lo stesso Salvini ha detto che si trattava di una battuta e di una provocazione. Quindi non sprechiamo del tempo su una cosa che non ha nessun fondamento"ha detto Berlusconi durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Quella di Fini è però solo l’ultima delle tante critiche contro l’idea di Salvini. La proposta – ha commentato il segretario del Pd Dario Franceschini – conferma la giustezza delle critiche al ddl sicurezza, accostato alle leggi razziali del 1938. Siamo oltre la fantasia”. Moniti anche da Massimo Donadi, capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera: "Riservare posti sui mezzi pubblici ai milanesi è un’indecenza. La Lega con le sue proposte choc alimenta la xenofobia e il degrado culturale del nostro Paese. Invitiamo Bossi ed i ministri del governo Berlusconi a prendere immediatamente le distanze”.

Così Paolo Ferrero, segretario del Prc: "Quella di Salvini è una proposta squallidamente razzista, becera e incivile che si commenta da sola. Nel passato, c’è una sola pietra di paragone: quanto i nazisti facevano con gli ebrei. Sappiamo bene che si tratta di una proposta inapplicabile ma la politica è fatta anche di messaggi: Berlusconi o rompe per sempre con chi ha e propaganda questo impianto fascista e razzista oppure è inutile che poi vada a festeggiare il 25 aprile perchè vuol dire solo che di quei messaggi è pienamente corresponsabile".

Critiche sono piovute anche dagli amministratori milanesi. "Non si può governare Milano con chi predica l’intolleranza – commenta il capogruppo in consiglio comunale Pierfrancesco Maiorino -, è una proposta degna di Sudafrica dell’apartheid, ma anche patetica, perché fatta per raccogliere qualche voto in più".

"La Moratti garantisca che Atm non darà seguito alle sparate di Salvini" – ha detto il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. "Dalla politica degli annunci senza un seguito concreto siamo passati a chi la spara più grossa. Le parole di Salvini e quelle della candidata Raffaella Piccinni – prosegue Penati – sono la dimostrazione del fallimento della politica sulla sicurezza del Governo. Più volte ho scritto a Maroni perchè il Governo arrivi a Milano: ribadisco che qui servono più risorse e più uomini per la sicurezza e non le sparate di Salvini".

a.i.

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