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Migranti. Accordo storico tra Europa ed Egitto: il partenariato strategico contro la crisi

Roma, 19 marzo 2024 – L’Europa mette sul tavolo dell’Egitto una somma imponente, sette miliardi e 400 milioni di euro, con un piano di aiuti che si estenderà fino al 2027. È un gesto che va oltre il mero sostegno finanziario; è un segnale di solidarietà e di impegno a fronteggiare le sfide che affliggono il Paese e l’intera regione del Medio Oriente.

Il Presidente Abdel Fattah al-Sisi accoglie con gratitudine questa mano tesa dall’Europa, dopo il precedente supporto degli Emirati Arabi Uniti, del FMI e della Banca Mondiale. L’Egitto si trova di fronte a una serie di difficoltà economiche e geopolitiche, con la sterlina egiziana in caduta libera rispetto al dollaro americano e con le entrate dal canale di Suez minacciate dagli attacchi degli Houthi. Questo piano di aiuti non solo offre un sollievo immediato, ma getta le basi per una collaborazione più stretta tra Europa ed Egitto, fondamentale per la stabilità della regione.

La firma di questo accordo avviene in un contesto politico complesso. La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, insieme a leader europei quali Giorgia Meloni, Alexander De Croo, Kyriakos Mitsotakis, Karl Nehammer e Nikos Christodoulidīs, si sono recati al Cairo per sottoscrivere questo importante partenariato. Meloni, in particolare, vede nell’occasione non solo un’opportunità per consolidare i rapporti bilaterali, ma anche per promuovere il Piano Mattei e ribadire il ruolo chiave dell’Italia nella strategia europea sui migranti.

Infatti, l’accordo include anche un impegno per affrontare l’emergenza dei flussi migratori, con 200 milioni di euro destinati a questo scopo. Entrambi gli attori, sia l’Europa che l’Egitto, riconoscono l’importanza di gestire in modo efficace e umano la questione migratoria, lavorando per rafforzare i percorsi di migrazione legale e porre fine ai flussi illegali.

Tuttavia, questo accordo non è stato privo di controversie. Le opposizioni interne all’Egitto sollevano dubbi sulla relazione con al-Sisi, mentre a livello internazionale si registrano critiche riguardo alla concessione di aiuti a un paese dove i diritti umani sono spesso messi in secondo piano. È una sfida per l’Europa bilanciare la necessità di assistenza economica con la promozione dei valori fondamentali dei diritti umani e della democrazia.

Nonostante le difficoltà e le critiche, questo accordo rappresenta un passo significativo verso una maggiore cooperazione tra Europa ed Egitto. È un segnale di fiducia reciproca e di impegno comune per affrontare le sfide che ci attendono. Ora, più che mai, è fondamentale mantenere viva questa collaborazione e lavorare insieme per costruire un futuro più stabile e prospero per tutti i cittadini della regione.

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