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Blanchett contro il Parlamento europeo: “L’esternalizzazione della migrazione è inefficace e disumana”

Roma, 8 novembre 2023 – Cate Blanchett, l’acclamata attrice australiana e ambasciatrice di buona volontà per l’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati, ha pronunciato un potente discorso al Parlamento Europeo a Bruxelles. Durante il suo intervento, ha in luce le sfide e le preoccupazioni legate alle pratiche di esternalizzazione della gestione della migrazione. Blanchett, inoltre, ha definito tali politiche sui migranti inefficaci e disumane. Non solo: ha anche sottolineato che portano allo spreco di miliardi di dollari dei contribuenti e rappresentano un approccio screditato e in gran parte abbandonato.

Migranti, Cate Blanchett: “Politiche inefficaci e disumane”

Nel suo intervento, l’attrice ha sollevato questioni cruciali riguardo al rispetto dei diritti dei migranti rifugiati e ha sfidato coloro che mettono in dubbio la Convenzione sul diritto d’asilo a riflettere sul costo umano di politiche dannose come l’esternalizzazione. “Mi chiedo se coloro che ora mettono in dubbio la Convenzione sul diritto d’asilo abbiano mai incontrato un rifugiato. O sono stati costretti ad affrontare il costo umano di politiche dannose come l’esternalizzazione. Come australiana, posso dirvi che abbiamo imparato a nostre spese il devastante tormento fisico e mentale che i rifugiati hanno subito mentre erano rinchiusi in mare aperto. I danni psicologici subiti da coloro che li sorvegliavano. I miliardi di dollari di denaro dei contribuenti sprecati per un approccio ormai screditato e in gran parte abbandonato.

E, mi permetto di dire, la vergogna e il rimpianto che molti di noi provano per queste politiche inefficaci e disumane”, ha infatti dichiarato parlando all’Assemblea. Successivamente, Blanchett ha ricordato la tragedia di Lampedusa, quando dieci anni fa centinaia di migranti morirono in un naufragio. “Dieci anni fa, siamo rimasti tutti sconvolti dalla perdita di centinaia di vite umane quando una barca sovraffollata affondò vicino all’isola di Lampedusa. Nel decennio successivo, molti altri sono morti allo stesso modo. E tra dieci anni, le persone continueranno ad annegare vicino alle nostre coste, a meno che qualcosa cambi. Le situazioni complesse richiedono soluzioni complesse, dialogo, collaborazione, non slogan“, ha sottolineato.

Infine, l’attrice ha rivolto un triplice appello al Parlamento Europeo: in primo luogo, ha chiesto di concentrarsi sulla protezione dei rifugiati anziché sul rafforzamento delle frontiere. Successivamente, ha domandato di ricordare ai cittadini europei che la stragrande maggioranza dei rifugiati è ospitata da Paesi a basso e medio reddito. In conclusione, poi, ha incoraggiato a continuare lo sviluppo della tradizione di sostegno umanitario dell’Unione Europea, garantendo che i finanziamenti per lo sviluppo vadano ai Paesi ospitanti e ai rifugiati.

Durante il suo intervento, Blanchett ha anche menzionato la recente violenza in corso in Israele e a Gaza. E ha sottolineato il numero di vite perdute e l’urgente necessità di un cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggi. La sua dichiarazione ha ricevuto applausi da una parte dell’aula del Parlamento Europeo. Questo dimostra che la questione della migrazione e dei diritti dei rifugiati continua a suscitare un acceso dibattito a livello internazionale.

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