Roma, 5 luglio 2022 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi oggi è volato ad Ankara per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e parlare di Ucraina, grano e migranti. “La gestione dell’immigrazione deve essere umana, equa ed efficace. Noi cerchiamo di salvare i migranti che si trovano nei nostri mari. Quindi il nostro comportamento è straordinario da questo punto di vista. Ma occorre anche capire che non si può essere aperti senza limiti, a un certo punto il paese che accoglie non ce la fa più”, ha dichiarato durante l’incontro.
Migranti, Draghi: “Siamo arrivati al limite, ci serve aiuto”
“Forse noi siamo il Paese meno discriminante ma anche noi abbiamo limiti e ora ci siamo arrivati. Noi cerchiamo di salvare vite umane. Ma occorre anche capire che un Paese che accoglie non ce la fa più“, ha sottolineato Draghi durante il vertice bilaterale con Erdogan. In questo scenario, il presidente turco ha anche puntato il dito contro la Grecia che ha “cominciato a essere un minaccia anche per l’Italia” a causa dei respingimenti dei migranti nell’Egeo.
“È un punto che la ministra Lamorgese ha posto in Unione Europa, lo abbiamo posto oggi a Erdogan, lo diremo alla Grecia quando la incontreremo. Forse noi siamo il paese meno discriminante e aperto, ma anche noi abbiamo limiti e ora ci siamo arrivati“, ha aggiunto poi in conclusione Draghi. Contestualmente all’incontro fra il Premier italiano ed Erdogan, si sono svolte le riunioni dei ministri Luigi Di Maio (Esteri), Luciana Lamorgese (Interni), Lorenzo Guerini (Difesa), Roberto Cingolani (Transizione ecologica), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) con i loro omologhi turchi.
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