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Migranti, nel 2023 in Italia sono state presentate più di 135mila richieste di asilo

Roma, 27 marzo 2024 – Il 2023 ha registrato il numero più alto di richieste di asilo nell’Unione Europea dai tempi del 2018. Secondo il rapporto del Consiglio italiano per i rifugiati, nei 27 Stati membri dell’Ue sono state presentate complessivamente 1.129.640 domande di protezione internazionale. L’Italia ha visto 135.820 richieste di migranti, mentre la Germania ha registrato il numero più elevato con 351.510 richieste, seguita da Francia (166.880) e Spagna (162.420). Tuttavia, l’Italia ha risposto a poco più di un terzo delle domande presentate in Germania, rappresentando il 38,5% del totale.

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Migranti, quante richieste d’asilo sono arrivate in Ue nel 2023

Il sistema d’asilo italiano ha esaminato 41.415 domande, con un tasso di dinieghi del 49,8%, mentre il 11,9% delle richieste ha ricevuto il riconoscimento dello status di rifugiato e il 14,9% ha ottenuto la protezione sussidiaria. Il 23,4%, poi, ha beneficiato della protezione speciale. Nel frattempo, gli arrivi via mare hanno portato 157.652 migranti in Italia, mentre 2.476 individui sono morti o dispersi nel Mediterraneo centrale, rimasto la rotta più pericolosa al mondo.

Roberto Zaccaria, presidente del Cir, ha sottolineato che l’emergenza non risiede nei numeri crescenti di migranti, ma nella mancanza di risposte adeguate in termini di protezione, accoglienza, integrazione e salvataggio in mare. Il Cir ha svolto un ruolo cruciale nel fornire sostegno diretto, tutela e integrazione a 1.686 persone bisognose di protezione nel corso dell’anno scorso. Gli sportelli informativi del Consiglio hanno assistito 1.493 persone con servizi legali e accompagnamenti sociali in sei territori italiani. Tuttavia, Zaccaria ha criticato il Governo italiano per la sua eccessiva attività legislativa in materia di immigrazione, emettendo ben 4 decreti legge in poco più di un anno.

Questo approccio, ha affermato, è stato caratterizzato da un uso eccessivo di strumenti legislativi di emergenza, non omogenei alla complessità della situazione e ai diritti delle persone coinvolte. Il Cir, quindi, continua a lavorare per fornire assistenza e protezione a coloro che cercano rifugio in Italia, nonostante le sfide legislative e operative che devono affrontare nel contesto attuale.

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