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Oltre 600 migranti riportati in Libia in sette giorni, Magi: “Basta sostenere un Paese che viola i diritti umani”

Roma, 7 dicembre 2022 – Tra il 27 novembre e il 3 dicembre, 633 migranti che stavano tentando di oltrepassare il Mediterraneo sono stati riportati indietro dalle autorità libiche. Se si analizza tutto il 2022 fino adesso, il numero sale a 21.457. 21.457 persone che sono state rimesse nelle mani dei trafficanti, lasciate sole in un Paese non democratico e non sicuro.

In una settimane riportati in Libia 633 migranti

“Questo significa anzitutto che le partenze dei barconi con centinaia di persone a bordo messe in mare dai trafficanti continuano ad avvenire a prescindere dalle presenze nel Mediterraneo delle navi delle Ong“, ha spiegato il deputato di +Europa Riccardo Magi. Inoltre “la fake news delle Ong come pull factor che sta cominciando a circolare nuovamente a destra in queste ore è nuovamente smentita”, ha poi sottolineato Magi. Nel frattempo, le due navi al centro delle discussioni con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la selezione dei migranti da far sbarcare, hanno ripreso la loro rotta. La Geo Barents e la Humanity 1, infatti, sono di nuovo in mare con l’obiettivo di riprendere i soccorsi già dal 1 dicembre.

La dimostrazione che l’assenza delle Ong in mare non serva a fermare gli sbarchi è Pozzallo. Negli ultimi 35 giorni, infatti, come sottolinea il sindaco Roberto Ammattuna, solo nel suo porto sono approdati 1.179 migranti tramite 12 sbarchi. “Numeri raddoppiati a fronte di una presenza delle Ong ridotta di circa il 90%. Numeri che mostrano in maniera tangibile e inoppugnabile come il problema non siano le navi umanitarie. Anzi, dovremmo ringraziarle per l’opera di supplenza delle istituzioni che hanno svolto in questi anni. L’equazione Ong uguale polo di attrazione e incoraggiamento per le partenze si è dimostrata falsa: i numeri non si possono smentire”, ha spiegato Ammattuna.

Magi: “Non è accettabile”

Nel Mediterraneo, però, non ci si limita a contare il numero delle persone annegate e disperse a causa di una mancata “missione di recupero europea sulla rotta più pericolosa e letale delle migrazioni verso l’Europa”. Con il tacito rinnovo del Memorandum Italia-Libia, il nostro Paese si è anche preso l’impegno di fornire nuove motovedette alla Libia. “Non è tollerabile che uno Stato dell’Unione europea continui a essere il mandante delle gravi violazioni dei diritti umani documentate da organizzazioni internazionali. E perpetrate dai libici ai danni dei migranti del Mediterraneo. Non è tollerabile che si fornisca supporto materiale e finanziario alla Guardia costiera locale. Il tutto in forza di un accordo che, peraltro, non è mai stato ratificato dal Parlamento”, ha commentato Magi a riguardo.

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