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Migranti, Silvestri (M5S): “Basta chiamarla emergenza e basta con l’approccio acchiappa like”

Roma, 17 aprile 2023 – “Basta chiamarla emergenza. Quando una situazione esiste da 10 anni, non è un’emergenza, è strutturale“. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati Francesco Silvestri ha commentato la recente decisione del governo Meloni di dichiarare lo stato d’emergenza per gestire l’aumento degli arrivi dei migranti sulle coste italiane. “L’esecutivo fa le cose per dare i contentini all’elettorato, e invece noi abbiamo bisogno di affrontare seriamente la questione dell’immigrazione”, ha aggiunto inoltre.

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Migranti, Silvestri: “Basta chiamarla emergenza”

Finalmente abbiamo finito con le stupidaggini rispetto alla propaganda di destra. Prima la colpa era dell’opinione pubblica, e il ministro diceva che i migranti sentendo che qui l’opinione pubblica era positiva si imbarcavano. Poi la colpa era dei migranti che non conoscevano l’altezza delle onde del mare. Poi avevamo il blocco navale, che sembra essere sparito. Abbiamo insomma finito con queste stupidaggini e abbiamo iniziato con delle altre. Nel senso che adesso tutta questa parte che loro stanno facendo”, compresa l’eliminazione della protezione speciale, “già la stanno correggendo. Il capogruppo oggi è uscito dicendo che su tutta la questione dei permessi speciali probabilmente dovranno ritornare indietro. Lì il punto è questo: o troviamo delle alleanze in Europa, al netto dei dettagli sulla gestione, per gestire la parte di redistribuzione e di rapporti con i paesi d’origine, oppure il problema non si risolve. E basta chiamarla emergenza. Quando una cosa c’è per 10 anni, non è un’emergenza, ma è strutturale”, ha inoltre sottolineato Silvestri.

Il governo fa le cose per dare i contentini all’elettorato, e invece noi abbiamo bisogno di affrontare seriamente la questione dell’immigrazione. E speriamo di trovare in Commissione persone preparate che affronteranno il tema senza voler per forza conquistare like su Facebook. Bisogna affrontarlo una volta per tutte, e tenere la schiena dritta non davanti alle telecamere, ma in Europa, che è l’unico luogo dove noi possiamo risolvere il problema. Invece quando sono andati lì sono tornati con un nulla di fatto. Rivendicano due righe a pagina 9 di un memorandum che rimanda il problema. Significa rivendicare il nulla”, ha dichiarato poi in conclusione.

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